Gli italiani, è risaputo, sono un popolo di risparmiatori e, nonostante la crisi, si confermano tali. Ma qual è l’impatto di questo fenomeno sul sistema finanziario? E quali sono i rischi e le opportunità da cogliere per chi possiede una propensione al risparmio? Vediamolo insieme.
Un “tesoretto” che supera i 4000 miliardi
Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia, il totale dei risparmi posseduti dagli italiani ammonterebbe a ben 4228 miliardi di euro. Si tratta di una cifra aggiornata al 2017 che include non solo i contanti (le classiche banconote conservate sotto il materasso), ma anche i prodotti finanziari, le azioni, i titoli e i beni immobili.
Osservando i dati in dettaglio, si evince che i principali asset che costituiscono i risparmi nazionali appartengono a tre categorie ben distinte: riserve assicurative (23,3%), azioni e partecipazioni (22,8%), contanti e depositi a vista (20,6%).
Da notare che i risparmi in contanti equivalgono a 1329 miliardi di euro, una cifra enorme che, sempre secondo le analisi degli esperti, spesso non viene investita in maniera produttiva.
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I risparmi sotto il materasso
Infatti, la tradizionale attitudine al risparmio degli italiani non produce sempre dei vantaggi. Se da una parte questa liquidità rappresenta una sorta di scialuppa di salvataggio (elemento che ci dovrebbe proteggere in caso di default, a differenza della Grecia, per esempio), dall’altra tenere il capitale fermo e inutilizzato, o peggio investirlo male, non produce risultati positivi, né per le famiglie, né per il sistema finanziario generale.
Inoltre va considerato l’impatto delle imposte e dell’inflazione su tali risparmi: si calcola che solo nell’anno passato, il rincaro dei prezzi ha ridotto il capitale risparmiato di 10 miliardi di euro!
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Scarsa propensione all’investimento
Ciò nonostante, l’ISTAT ci fa sapere che l’attitude al risparmio sta aumentando, con i risparmiatori italiani che chiedono una maggiore protezione sulla loro liquidità.
Ma per proteggere il proprio capitale non basta affidarsi alle iniziative politiche o del governo. Piuttosto, occorre assumere un atteggiamento meno passivo, approfittando delle opportunità offerte dal mercato finanziario.
A seconda della propria propensione al rischio (insito in qualsiasi forma di investimento) si potrebbe investire in prodotti finanziari, impiegare la liquidità in attività imprenditoriali, o magari puntare sul mercato immobiliare. Il tutto senza mai dimenticare l’importanza di conoscenze di natura economica e finanziaria, così come del supporto di specialisti ed esperti di settore, in modo da investire consapevolmente e tutelare i propri risparmi.
Insomma… secondo gli analisti, sebbene gli italiani non investano male i propri risparmi, il margine di miglioramento è concreto: con più coraggio e lungimiranza da parte dei risparmiatori potrebbe essere sfruttato meglio.