Qualcuno le chiama maxi bollette, qualcun altro bollette con importi non ordinari, qualcun altro ancora bollette salate… Cambiano i nomi, ma la sostanza rimane: parliamo delle famigerate maxi bollette che anche nel 2019 potrebbero seminare il panico fra i consumatori. Il condizionale è tuttavia d’obbligo: da quest’anno (2018), le regole sono cambiate e per fortuna i consumatori corrono meno rischi di un tempo. A partire dal 1° marzo 2018, infatti, l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha ridotto da 5 a 2 anni il limite massimo per calcolare le spese arretrate – al momento dell’energia elettrica – sia di famiglie che di piccole imprese. Vediamo meglio in cosa consiste questa importante novità tuttora in corso.
Stop a maxi conguagli e maxi bollette della luce
Il fenomeno delle maxi bollette ha rappresentato e continua a rappresentare per molti un problema. Le cause dell’arrivo di una bolletta più salata del solito sono molteplici: da normali dimenticanze dell’utente a disguidi e ritardi da parte del fornitore, il risultato è una mega bolletta di svariate migliaia di euro da pagare. Fino a marzo 2018 questa eventualità prevedeva un ritardo potenziale fino a 5 anni. In altre parole, le società fornitrici dei servizi dell’energia elettrica potevano addebitare un importo in bolletta di arretrati per un massimo di cinque anni. In virtù di questa finestra temporale ci sono stati casi di bollette davvero pesanti, anche per famiglie e imprese con bilanci solidi. Dal 1° marzo 2018, almeno per quanto riguarda la luce, la finestra massima si è ridotta da 60 mesi a 24.
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Le date da ricordare per le bollette di luce, gas e acqua
Se per la luce la delibera dell’ARERA ha fissato l’inizio del nuovo corso a partire dal 1° marzo 2018, per il gas e l’acqua le date sono distinte. Nello specifico avremo per il gas una scadenza del vecchio tetto di 5 anni a partire dal prossimo gennaio 2019, mentre per l’acqua dovremo attendere fino a gennaio 2020. In entrambi i casi, come per la luce, l’intervallo massimo oltre il quale le bollette andranno in prescrizione sarà abbassato a 2 anni (24 mesi).
Come evitare le bollette salate e come risparmiare
Va da sé che l’abbassamento del limite oltre il quale le società non possono pretendere il pagamento delle bollette non deve indurre l’utente a sentirsi autorizzato a non pagare il debito fino al termine della prescrizione. Le more applicabili e il distacco forzato della luce o del gas sono opzioni ancora valide, che espongono a rischi tutt’altro che trascurabili. È bene quindi avere pieno controllo sui consumi e sulle bollette ricevute. Il risparmio andrà di pari passo con la capacità di accedere ai contatori e gestire le tariffe, cambiando se necessario offerta o fornitura (opzione che può essere molto vantaggiosa soprattutto per le aziende). Attenzione all’uso degli elettrodomestici energivori (lavatrice, asciugatrice, forno), alle perdite di acqua (ad esempio dallo scarico del water) e al consumo eccessivo di gas, in special modo per chi scalda casa e cucina con il GPL, ad oggi la fonte di combustione domestica più costosa sul mercato.
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