Con il caldo ormai arrivato è possibile usufruire del Bonus tende da sole, un incentivo statale per l’acquisto e l’installazione di strutture solari schermanti che non prevede limiti di reddito per chi lo richiede. Vediamo nel dettaglio tutto ciò che bisogna sapere e come ottenerlo .
Cos’è il Bonus tende da sole
Il Bonus tende da sole 2022 consiste in una detrazione fiscale tramite EcoBonus, del 50% delle spese totali sostenute, per acquistare e installare schermature solari e chiusure tecniche mobili oscuranti come tende, tapparelle e imposte.
Il massimo detraibile per unità immobiliare è 30.000 euro, quindi è possibile spendere fino a 60.000 euro rispettando determinati requisiti stabiliti direttamente dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Si può usufruire del Bonus tende da sole con:
- detrazione IRPEF scaglionata in 10 annualità;
- dichiarazione dei redditi;
- sconto in fattura con cessione del credito d’imposta.
Chi può richiedere il Bonus tende da sole
La detrazione fiscale è rivolta ai contribuenti che sostengono le spese di riqualificazione energetica, i quali devono risultare:
- proprietari di singole unità immobiliari residenziali, ma in questo caso la domanda può essere fatta anche dal coniuge e dai parenti entro il terzo grado;
- o di parti comuni di edifici residenziali (condomini).
Per usufruire del Bonus tende da sole non è necessario presentare la dichiarazione ISEE. I requisiti non pongono limiti reddituali ma specifiche tecniche. Infatti, le schermature che si scelgono devono essere:
- mobili e non possono essere smontate e rimontate a piacimento dal richiedente;
- montate a protezione di una superficie vetrata, cioè una finestra o una porta-finestra;
- orientate da est a sud. Esclusi quindi nord, nord-est e nord-ovest: in questi casi non riparano direttamente dalla luce del sole. Per imposte e tapparelle, invece, non esiste la condizione dell’esposizione.
Sul piano burocratico, invece:
- l’edificio deve essere accatastato o in via di registrazione e non deve avere pendenze a livello tributario;
- un tecnico abilitato deve redigere l’asseverazione, ovvero la certificazione che i lavori e i prodotti utilizzati rispettino la normativa prevista per il bonus e tutti i vincoli infrastrutturali ed energetici;
- i pagamenti devono essere tracciabili, utilizzando carte di credito o debito, o bonifici bancari o postali, e vanno conservati e allegati a una stampa originale della scheda descrittiva dell’intervento riportante il codice CPID assegnato dal sito Enea, firmata dal soggetto beneficiario.
Come fare domanda
La domanda, obbligatoria per il bonus, tende da sole va fatta sul sito dell’ENEA ed inviata entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori o dal collaudo dei nuovi sistemi. Senza questa non si avrà diritto a ricevere poi il bonus anche se verranno rispettati tutti i requisiti.
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