Stai pensando di chiedere un finanziamento ma sei ancora indeciso sulla formula da scegliere? In questo articolo cerchiamo di far chiarezza sulle differenze tra Prestito Personale e Cessione del Quinto, le due soluzioni di accesso al credito più diffuse e popolari.
Prestito personale o Cessione del Quinto: analogie e differenze
Per poter capire in modo chiaro e inequivocabile quando una forma di finanziamento è più conveniente di un’altra è importante conoscerne le caratteristiche distintive.
La Cessione del Quinto è un prestito non finalizzato ossia permette di ottenere liquidità senza specificare il motivo della richiesta e senza porre vincoli per l’utilizzo delle somme erogate.
Questo significa che, una volta accordato il finanziamento, il denaro ricevuto può essere utilizzato con la massima libertà, senza dover fornire all’istituto creditizio alcuna documentazione, a differenza di mutui e altri prestiti finalizzati.
Tra prestito personale e Cessione del Quinto, ci sono ulteriori differenze importanti sia sul versante degli importi erogati, che sulla modalità di rimborso e di calcolo della rata. Vediamole insieme!
Somme erogate
Il tetto massimo degli importi erogati è variabile, ma nel caso della Cessione del Quinto generalmente è più elevato e può arrivare fino a 75.000 euro.
Modalità di rimborso
Il prestito personale è solitamente restituito attraverso versamenti mensili o addebito sul conto corrente.
La Cessione del Quinto prevede invece un meccanismo pratico e sicuro, vale a dire la trattenuta diretta sullo stipendio o sulla pensione, che azzera definitivamente il rischio di ritardi o insolvenze.
Importo della rata
Con il prestito personale la rata mensile viene definita a diversi fattori (come l’importo erogato e la durata del prestito).
La Cessione del Quinto, come suggerisce anche il nome, offre invece rate leggere e sempre commisurate al tenore di vita del cliente, perché non possono mai superare il 20% dello stipendio o della pensione (quota che corrisponde, appunto, a un quinto del totale).
Ora che abbiamo visto le caratteristiche di base di entrambi i finanziamenti, andiamo a scoprire quand’è che conviene il prestito personale, e quando invece è più vantaggioso avvalersi della Cessione del Quinto.
Prestito personale: quando conviene?
Il principale vantaggio offerto dal prestito personale è quello di poter essere richiesto anche in assenza di busta paga.
Questa formula diventa di conseguenza una scelta obbligata quando non si può contare sulla sicurezza di un reddito fisso e certificato, quindi di una busta paga o di una pensione, indispensabili per ottenere liquidità aggiuntiva attraverso la Cessione del Quinto.
Cessione del Quinto: quando conviene?
La Cessione del Quinto conviene a tutti i lavoratori dipendenti e i pensionati (inclusi protestati e cattivi pagatori) che cercano un prestito che sia al tempo stesso:
- comodo, grazie alla trattenuta automatica della rata;
- sostenibile, poiché le rate sono sempre alla loro portata;
- garantito, perché comprende sempre una polizza assicurativa contro ogni rischio.
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