Nel 2012, la riforma Monti ha portato ad una svolta per i dipendenti della pubblica amministrazione: la fusione degli enti INPDAP e INPS. Questo cambiamento ha ridefinito le opzioni di finanziamento disponibili per la categoria dei dipendenti INPDAP, ma non ha scalfito la sostanza dei vantaggi a loro dedicati. Le porte a prestiti vantaggiosi, in linea con l’ex prestito INPDAP, rimangono aperte. Nell’articolo, esploriamo le opportunità disponibili oggigiorno e come poterle sfruttare al meglio.
Da INPDAP a INPS
La riforma Monti ha segnato un cambio epocale per i lavoratori e i pensionati della pubblica amministrazione, attraverso la fusione degli enti INPDAP e INPS nel 2012.
Durante la fase di transizione, sia i dipendenti che i pensionati della pubblica amministrazione hanno perso, per circa due mesi, il loro punto di riferimento abituale per le pratiche previdenziali e finanziarie, ossia l’ente INPDAP.
Una volta che l’INPDAP è stato ufficialmente assorbito dall’INPS, le sue funzioni sono state suddivise e assegnate a due distinti canali di gestione:
- l’INPS è diventato il nuovo riferimento per i pensionati, assumendo tutte le responsabilità relative alla gestione delle pensioni precedentemente affidate all’INPDAP
- mentre la piattaforma NoiPA si è affermata come il principale punto di contatto per i dipendenti pubblici e statali, gestendo stipendi e altri servizi correlati.
Questo ha permesso di riportare la situazione a una nuova normalità, preservando una certa continuità con il passato, come dimostra la decisione di mantenere invariata l’impostazione grafica dei cedolini di pensione e di stipendio.
Come funzionano oggi i prestiti ex INPDAP
Di fatto, la transizione ha comportato la cessazione dell’uso del termine “Prestito INPDAP“. Questa dicitura è scomparsa dal vocabolario ufficiale, poiché le relative funzioni sono state integrate sotto l’ombrello più ampio dell’INPS e NoiPA, pur continuando a fornire servizi simili ai beneficiari sotto nuove denominazioni.
Chi cerca oggi il Prestito INPDAP deve sapere che, pur cambiando nome, l’essenza rimane. Ora, i finanziamenti sono gestiti dall’INPS e si articolano in due tipi:
- il prestito INPS
- e i prestiti in Convenzione, INPS e NoiPA.
Il “piccolo prestito” e il “prestito pluriennale” sono le due formule con cui richiedere il prestito INPS, tramite una domanda che:
- deve essere presentata autonomamente
- e solo in via telematica sul sito istituzionale dell’INPS, sia per i pensionati che per i dipendenti.
Se si opta per questa modalità si consiglia di rifarsi al manuale dedicato, per tutte le informazioni, e di avere delle competenze informatiche per poter svolgere in completa autonomia e senza errori la procedura.
I Prestiti INPS e NoiPA in Convenzione
Chi preferisce, invece, un supporto umano e professionale, i Prestiti INPS o NoiPA in Convenzione offrono vantaggi notevoli, come:
- un’assistenza dedicata
- una consulenza su misura
- e la garanzia di ottenere un’analisi dettagliata della situazione debitoria contro il rischio di sovraindebitamento.
I tassi d’interesse e le condizioni sono tutelate e calmierate dalle apposite Convenzioni e le rate non possono, per legge, superare il 20% del reddito netto. Per maggiori dettagli è possibile guardare il video dedicato all’argomento sul canale YouTube Prestiter.
Informarsi bene e scegliere partner affidabili, è il primo passo per vivere un futuro sereno e sostenibile.
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