Negli ultimi tempi il dibattito sul Prestito INPDAP si è riacceso tra i dipendenti pubblici che si chiedono se questa forma di prestito sia ancora disponibile o sia diventata un mito. Scopriamolo insieme.
INPDAP: dal Passato al Presente
La questione nasce a seguito del decreto “Salva Italia” del governo Monti, entrato in vigore il 1° gennaio 2012, che ha portato alla fusione dell’ente INPDAP con l’INPS.
La decisione repentina del Governo Monti ha, di fatto, lasciato in un primo momento molti dipendenti e pensionati in una fase di transizione, soprattutto riguardo le richieste di prestito effettuate prima della fusione tra gli enti INPDAP e INPS.
Questa fase di transizione, durata circa due mesi, ha visto una graduale normalizzazione dei servizi con la redistribuzione delle funzioni dell’INPDAP tra vari enti.
Una volta che l’INPDAP è stato ufficialmente assorbito dall’INPS, infatti, le sue funzioni sono state suddivise e assegnate ai due distinti canali di gestione:
- l’INPS, che è diventato quindi il nuovo riferimento per i pensionati, assumendo tutte le responsabilità relative alla gestione delle pensioni precedentemente affidate all’INPDAP
- e la piattaforma NoiPA, che si è affermata come il principale punto di contatto per i dipendenti pubblici e statali, gestendo stipendi e altri servizi correlati.
Questo ha permesso di riportare la situazione a una nuova normalità, preservando una certa continuità con il passato, come dimostra la decisione di mantenere invariata l’impostazione grafica dei cedolini di pensione e di stipendio.
Il Prestito INPDAP Oggi
Chi cerca oggi il Prestito INPDAP, infatti, saprà che pur cambiando nome, l’essenza rimane. Sebbene il termine “Prestito INPDAP” non sia più utilizzato, i dipendenti della pubblica amministrazione possono ancora accedere a prestiti vantaggiosi tramite:
- i prestiti INPS
- e i prestiti in Convenzione, INPS e NoiPA.
Prestiti INPS
I prestiti INPS si articolano in:
- prestito pluriennale
- e piccolo prestito
che sostanzialmente sono rimasti gli stessi dalla fusione INPS-INPDAP, tranne che per la modalità di richiesta.
Oggi, infatti, la domanda deve essere presentata autonomamente e solo in via telematica sul sito istituzionale dell’INPS. Inoltre, l’INPS ha a disposizione un plafond limitato per le richieste di prestito e quindi, una volta terminate le risorse, bisogna attendere del tempo, in genere anche l’anno successivo, per poter presentare nuovamente domanda.
Prestiti in Convenzione INPS e NoiPA
L’altra modalità, invece, sono i Prestiti in Convenzione, INPS o NoiPA, i cui vantaggi rispetto alla modalità fai-da-te dell’INPS includono:
- la consulenza dedicata, che faciliterà l’accesso al prestito grazie al professionista di riferimento che curerà tutti i rapporti con l’INPS e sarà il tuo braccio destro per gli adempimenti burocratici
- l’assistenza prima, durante e dopo il finanziamento.
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In sintesi
Il Prestito INPDAP, sebbene non esista più nominalmente, vive attraverso i prestiti INPS e i prestiti in Convenzione INPS e NoiPA.
I prestiti INPS presentano alcuni limiti, tra cui la mancanza di assistenza dedicata in fase di richiesta sul portale online.
I prestiti in Convenzione INPS e NoiPA spiccano, invece, per il livello di consulenza e assistenza ai clienti. In questo senso, professionisti come Prestiter si distinguono per l’attenzione, la trasparenza e l’affidabilità, offrendo una bussola sicura e un’assistenza nel tempo.
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