Delibera, atto di benestare, liquidazione… quante sono le fasi per ottenere un prestito? Te lo spieghiamo bene in questo articolo, dandoti anche qualche informazione sui rischi che corri al minimo errore durante uno di questi passaggi.
I vantaggi della Cessione del Quinto
La Cessione del Quinto è una particolare tipologia di prestito destinata a lavoratori dipendenti e pensionati che ha delle caratteristiche uniche e molto vantaggiose:
- la possibilità di avere sempre una rata calibrata alle reali capacità di spesa
- le trattenute dirette in busta paga o sul cedolino di pensione, che evitano alla radice problemi legati ad eventuali ritardi nei pagamenti
- non sono richiesti giustificativi di spesa, il che significa che puoi utilizzare liberamente il denaro ottenuto
- la possibilità di ottenere un prestito anche in presenza di pregresse segnalazioni in CRIF o ritardi nei pagamenti.
Qual è l’iter che segue una pratica di prestito con Cessione del Quinto?
Il percorso è, generalmente, molto semplice, e può essere riassunto in 3 fasi principali:
- la fase di raccolta della documentazione e l’elaborazione del preventivo
- la fase di delibera della pratica
- la fase di rilascio dell’atto di benestare e la liquidazione su conto corrente.
Prima fase
Durante la prima fase, di raccolta della documentazione e l’elaborazione del preventivo, vengono richiesti documenti quali:
- il documento di identità
- il codice fiscale
- e i documenti di reddito (busta paga o cedolino di pensione)
e con questo materiale il consulente può studiare un preventivo personalizzato e attendibile, che mostra in maniera chiara le reali condizioni del finanziamento.
Seconda fase
Nella seconda fase, per la delibera della pratica di finanziamento sarà necessario recuperare della documentazione specifica presso l’ amministrazione di riferimento, come ad esempio il certificato di stipendio o la quota cedibile.
Non sempre sono documenti facili da reperire, proprio per questo alcuni professionisti, come Prestiter, possono garantire l’efficienza di un reparto istruttoria che rende semplice agevole la procedura utilizzando i canali ufficiali INPS e NoiPA e rapportandosi direttamente con le amministrazioni di riferimento.
Terminate le verifiche, la pratica viene inoltrata alla banca che darà poi l’ok definitivo con la delibera e la validazione del contratto. Questo è un momento particolarmente delicato in cui un reparto di istruttoria adeguatamente formato e preparato può fare davvero la differenza per il buon esito della pratica di finanziamento.
Terza fase
Ed ecco l’ultimo capitolo, la terza fase, cioè il rilascio dell’atto di benestare e la liquidazione su conto corrente.
In questa fase l’amministrazione di appartenenza, una volta ricevuta la documentazione da parte della banca e fatte le opportune verifiche, provvederà ad emettere l’Atto di Benestare.
Questo documento conferma l’impegno da parte dell’amministrazione a restituire mensilmente la rata del prestito che hai richiesto, tramite trattenute dirette sulla busta paga o sul cedolino della pensione.
Una volta ottenuto il benestare, si procede con la liquidazione del prestito, tramite bonifico bancario o bonifico domiciliato.
Quelli elencati, sono tutti passaggi molto delicati che richiedono grande attenzione, competenza e professionalità da parte dello specialista a cui ci si rivolge.
Una consulenza approssimativa oppure un errore durante la fase di istruttoria della pratica potrebbero compromettere la buona riuscita dell’operazione e anche il benessere finanziario nel lungo periodo. Per questo affidati solo a chi è capace di offrirti le migliori garanzie e la migliore assistenza. Ne parliamo approfonditamente in un video sul canale YouTube di Prestiter!