Il prestito personale e la Cessione del Quinto sono le due modalità di finanziamento più richieste dagli italiani. Se occorre liquidità immediata, molto probabilmente si dovrà decidere tra una di queste due opzioni. Ma qual è la formula più adatta alle proprie necessità e alla propria situazione finanziaria? In questo articolo faremo chiarezza sulle differenze esistenti tra queste due popolari forme di prestito per una scelta consapevole e su misura per le proprie esigenze.
Prestito personale e Cessione del Quinto: cosa li differenzia?
Entriamo quindi nel dettaglio e cerchiamo di illustrare le caratteristiche di queste due opzioni di finanziamento. La Cessione del Quinto e i prestiti personali presentano una serie di differenze sostanziali, conoscerle permetterà di scegliere consapevolmente il prodotto più adatto alle proprie esigenze.
Requisiti minimi per poter accedere al prestito
Un prestito personale può venire richiesto da chi ha un’età compresa tra i 18 e i 70 anni e una fonte di reddito dimostrabile.
Se sei un lavoratore o una lavoratrice dipendente, il tuo reddito verrà dimostrato dalla busta paga; nel caso dei pensionati, si farà riferimento al cedolino pensionistico; per i lavoratori autonomi invece ci si baserà sull’ultima dichiarazione dei redditi.
Per ottenere la Cessione del Quinto è necessario un requisito in più: occorre percepire una pensione definitiva (ovvero non soggetta a revisioni) o avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Ciò significa che lavoratori autonomi e dipendenti di piccole aziende private non possono richiedere questa tipologia di prestito.
Ammontare della rata
Nel prestito personale l’importo delle rate può variare in base all’entità e alla durata del finanziamento, ed è quindi raccomandabile assicurarsi di sottoscrivere un accordo alla propria portata, sostenibile economicamente anche nel lungo termine. La quota stabilita si restituisce tramite addebito sul proprio conto o versamento mensile.
Per quanto riguarda la Cessione del Quinto, le rate mensili vengono detratte automaticamente dallo stipendio o dalla pensione, non superando mai il 20% dell’ammontare netto: una quota che corrisponde a un quinto dello stipendio o della pensione netta percepita, come suggerito dal nome della modalità di prestito.
Questa caratteristica rende la Cessione del Quinto una modalità di prestito estremamente sostenibile, poiché la rateizzazione mensile sarà sempre in linea con le possibilità economiche dell’intestatario del finanziamento.
Importo e la durata del prestito
Quando si stipula un prestito personale, si può richiedere un massimo di 30.000 euro, con un piano di ammortamento che può durare oltre 84 mesi, in generale l’età massima entro cui restituire il prestito è 70 anni.
In caso di prestito tramite Cessione del Quinto, il tetto massimo può spingersi fino a 75.000 euro, con una durata contrattuale che può variare da 24 fino a 120 mesi, inoltre l’età massima a fine piano di ammortamento si sposta a 87 anni e 11 mesi.
Garanzie richieste
Per ottenere un prestito personale è necessario dimostrare di essere affidabili dal punto di vista creditizio (ovvero avere una storia finanziaria che non presenti insolvenze e pagamenti in ritardo).
Il prestito personale difficilmente verrà concesso facendo affidamento solo sul reddito dimostrabile, perché l’esposizione del creditore potrebbe essere elevata in caso di perdita del lavoro.
Per questo motivo, al momento della definizione dei termini del prestito, spesso si richiede la firma di un coobbligato o una fidejussione bancaria come ulteriore garanzia.
La Cessione del Quinto è un prestito a firma unica, il rischio di insolvenza è contenuto, poiché la rata (basata sull’effettiva capacità finanziaria del richiedente) viene prelevata attraverso il datore di lavoro o l’ente pensionistico, che in questo caso agiscono da garanti. Inoltre nella rateizzazione mensile è sempre inclusa una polizza assicurativa vita e impiego a tutela del richiedente.
Quando conviene la Cessione del Quinto?
Questa forma di credito è la soluzione ideale per i lavoratori dipendenti e pensionati che cercano un finanziamento comodo e sempre sostenibile, poiché la rata viene dedotta automaticamente ed è sempre commisurata alle capacità finanziarie di chi ne fa richiesta.
È possibile fare richiesta di Cessione del Quinto anche se segnalati al CRIF, inoltre, sottoscrivendo un prestito con Cessione del Quinto, si avrà la possibilità di riscrivere la propria storia creditizia. Grazie alle trattenute dirette sulla busta paga o pensione non ci sarà più, infatti, nessun rischio di insolvenza o di ritardi nei pagamenti migliorando di fatto la valutazione creditizia del richiedente.
Quando conviene il prestito personale?
Questa forma di credito è un’opzione adatta a chi non può contare su una busta paga, grazie alla figura del garante, che in caso di mancato pagamento da parte del richiedente si impegna a versare la rata mensile.
In conclusione, se non hai un contratto di lavoro a tempo indeterminato o una pensione, il prestito personale sarà per te una scelta obbligata.
In tutti gli altri casi potrai invece richiedere una Cessione del Quinto, avendo così accesso a somme più alte, limiti di età più elevati e pratiche burocratiche più rapide e semplici da gestire. Inoltre il tuo finanziamento sarà coperto da una polizza assicurativa, e risulterà ancora più conveniente grazie ai tassi in convenzione con INPS, MIUR e NoiPA.
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