La Cessione del Quinto è una forma di prestito personale con delle peculiarità che la rendono sempre più richiesta da dipendenti e pensionati, ma quali sono gli errori più comuni da non commettere in fase di richiesta?
Ecco i 5 errori da evitare!
Cessione del Quinto: i fattori di successo
La Cessione del Quinto si contraddistingue per:
– semplicità di restituzione: la trattenuta viene effettuata direttamente sulla pensione o sullo stipendio;
– sostenibilità: la rata non supera mai ⅕ (cioè il 20%) dello stipendio o della pensione netta;
– possibilità di richiederla anche in presenza di altri prestiti;
– facilità di richiesta: per richiedere la Cessione del Quinto è sufficiente, infatti, presentare i documenti di riconoscimento e un documento di reddito (cedolino di pensione o Obis M per i pensionati, busta paga o certificato di stipendio per i dipendenti). Inoltre non serve motivare la richiesta di finanziamento e non occorrono garanti o ipoteche.
I 5 errori da evitare con la Cessione del Quinto
1. Verifica l’iscrizione OAM
Uno degli sbagli più frequenti è quello di non verificare che l’intermediario del credito sia iscritto all’albo dell’Organismo Agenti e Mediatori. Infatti, solo chi è registrato nell’Elenco dell’OAM è autorizzato ad occuparsi delle operazioni di prestito; inoltre, essere regolarmente iscritti significa anche avere i requisiti di onorabilità e di professionalità per poter svolgere l’attività finanziaria.
Prestiti & Finanziamenti è un marchio specializzato da oltre 20 anni in Prestiti con Cessione del Quinto per dipendenti pubblici e pensionati INPDAP e INPS, autorizzato dall’organo di vigilanza OAM e collegato con i sistemi informatici dell’INPS e del Ministero per velocizzare l’istruttoria pratica.
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2. Verifica TAN e TAEG
Molto spesso i prestiti vengono pubblicizzati tramite il TAN (Tasso Annuo Nominale), ossia il tasso d’interesse da corrispondere ogni anno, in caso di accettazione della richiesta di finanziamento.
Ma per confrontare la reale convenienza di un prestito è importante considerare il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che considera il TAN più tutte le spese accessorie per la gestione del prestito.
3. I costi accessori
Le spese accessorie possono includere voci quali i costi di istruttoria e l’eventuale assicurazione legata al finanziamento, o spese di incasso rata. È, quindi, sempre opportuno controllarle tutte per verificare il reale costo del finanziamento ed evitare brutte sorprese dopo la firma del contratto.
Come testimoniato dal 97% di clienti soddisfatti, con Prestiti & Finanziamenti non ci sono sorprese: costi e condizioni sono chiare fin dall’inizio per un prestito trasparente, pratico e protetto.
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4. Intermediario affidabile
Verifica sempre la serietà dell’intermediario del credito, innanzitutto controllando l’effettiva iscrizione presso l’OAM, ma anche l’anzianità dell’azienda e le recensioni sull’operato della stessa. Un’azienda solida e professionale è certamente preferibile quando si decide di intraprendere una richiesta di prestito!
Oltre il 97% dei nostri clienti dichiara di essere pienamente soddisfatto del nostro servizio: un punteggio che si posiziona ben al di sopra della media di mercato. I nostri consulenti hanno ricevuto un voto di 4,8 su 5 per l’alto livello di professionalità. Scegliendo noi per richiedere la tua Cessione del Quinto avrai la certezza di rivolgerti da subito a un interlocutore di fiducia referenziato già da migliaia di clienti.
5. Mai versare soldi all’intermediario
C’è infine un ultimo errore da non compiere assolutamente quando si richiede la Cessione del Quinto e riguarda il compenso dell’intermediario/mediatore. È bene sapere che il compenso dell’agente è compreso nei costi complessivi del finanziamento, pertanto nessuna somma di denaro deve essere versata a parte o in aggiunta. Questo è un aspetto importante che non deve essere sottovalutato, e fornisce indicazioni chiare anche sulla serietà dell’interlocutore.