La legge di Bilancio 2023 introduce l’opzione dell’incentivo al posticipo del pensionamento per i lavoratori dipendenti che raggiungono i requisiti per la pensione anticipata flessibile, la cosiddetta Quota 103, ma decidono di continuare a lavorare. Ecco cosa c’è da sapere.
Tutte le novità di Quota 103
Tutti i lavoratori dipendenti, anche del pubblico impiego, autonomi e parasubordinati (escluso il personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico) in possesso di:
- 62 anni e 41 anni di contributi al 31 dicembre 2022;
- 62 anni e 41 anni di contributi maturati tra il 1° gennaio 2023 ed il 31 dicembre 2023
da quest’anno possono accedere alla pensione con Quota 103.
Le categorie di lavoratori che matureranno i requisiti potranno scegliere tra tre opzioni:
- accedere al pensionamento anticipato;
- continuare a lavorare versando all’INPS tutti i contributi previsti;
- continuare a lavorare non versando la quota di contributi ma riceverla in busta paga.
Optando per la terza scelta, la somma corrispondente ai contributi non versati verrà erogata direttamente in busta paga dal datore di lavoro e questo significa, in sostanza, un aumento dello stipendio netto. Ma con quali conseguenze?
In caso di rinuncia al versamento dei contributi, lo stipendio mensile aumenterà per l’assenza del prelievo contributivo ma l’imponibile fiscale sarà più elevato. L’aumento effettivo del “netto in busta”:
- non sarà pari all’importo dei contributi non versati
- ma influirà sull’aumento del prelievo fiscale e delle addizionali nell’anno successivo.
Infine, i lavoratori possono decidere di non versare la contribuzione anche una sola volta e revocare successivamente tale scelta, riprendendo le trattenute e i versamenti dei contributi dal primo giorno del mese successivo. L’erogazione dei contributi in favore del lavoratore cesserà:
- nel momento in cui l’interessato dovesse conseguire una pensione diretta, escluso l’assegno ordinario di invalidità
- o al raggiungimento dell’età pensionabile prevista dalla gestione pensionistica di appartenenza.
In sintesi, l’incentivo al posticipo del pensionamento offre ai lavoratori la possibilità di aumentare il proprio stipendio mensile rinunciando ai contributi, ma con possibili ripercussioni sulla pensione futura.
Per questo è molto importante valutare attentamente tutte le opzioni a disposizione, e le loro conseguenze, prima di prendere una decisione. Rivolgiti a un CAF o a un consulente previdenziale per capire quale sia la scelta più adatta alle tue esigenze e al tuo stile di vita.
E se hai necessità di realizzare progetti importanti nell’immediato valuta la possibilità di utilizzare dei prodotti di finanziamento sostenibili come ad esempio i prestiti in Convenzione.
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