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Quando si parla di pensione, pianificare vuol dire considerare la previdenza complementare: una strategia che ti permetterà di non rimpiangere i giorni dello stipendio pieno! Ti spiego come fare nel video!
Quando la pensione pubblica non basta
Con le riforme del sistema pensionistico, è ormai chiaro che la pensione pubblica potrebbe non bastare a mantenere il tuo attuale tenore di vita.
Qui entra in gioco la previdenza complementare, pensata per colmare il cosiddetto “gap pensionistico”: la differenza tra quello che riceverai dallo Stato e quanto ti servirebbe per vivere serenamente.
Se inizi presto, il tempo gioca a tuo favore. Anche piccoli versamenti, se costanti, possono creare un “orto integrativo” che affiancherà il tuo assegno pubblico, garantendoti maggiore tranquillità economica in futuro.
E non solo: alimentando il tuo fondo pensione, potresti richiedere anticipazioni per spese impreviste, senza intaccare altre risorse. Inoltre, in caso di perdita del lavoro, la previdenza integrativa può offrirti una rendita anticipata fino al raggiungimento dei requisiti pensionistici.
Esistono tre forme principali di previdenza complementare:
- i fondi pensione aperti
- i fondi pensione negoziali
- e i piani individuali di previdenza (PIP)
Tutte queste opzioni offrono vantaggi fiscali significativi: puoi dedurre i contributi versati fino a 5.164,57 euro all’anno, riducendo il tuo imponibile fiscale. E quando arriverà il momento di riscuotere, beneficerai di un trattamento fiscale agevolato.
Come scegliere il fondo giusto
Ma come scegliere il fondo giusto? Ne parliamo approfonditamente nel video!
La previdenza complementare è un passo fondamentale per costruire un futuro sereno e stabile. In ogni caso, se hai dubbi o incertezze, chiedi aiuto: un consulente previdenziale può guidarti verso la scelta più adatta alle tue esigenze.