Il calcolo interamente contributivo della pensione prospetta, generalmente, assegni pensionistici inferiori rispetto al sistema misto retributivo-contributivo. In alcuni casi specifici, però, può risultare una scelta vantaggiosa.
Cos’è il Calcolo Contributivo?
A differenza del sistema retributivo, che calcola la pensione basandosi sugli ultimi o migliori stipendi della propria carriera, il sistema contributivo considera l’intera carriera lavorativa.
Ogni contributo versato viene rivalutato annualmente e trasformato in pensione tramite un coefficiente che aumenta con l’età. Questo sistema è diventato lo standard dal 1996 in poi, ma può essere scelto anche da chi ha iniziato a lavorare prima di quella data.
I vantaggi del Calcolo Contributivo
Utilizzare il calcolo contributivo può permettere l’accesso a pensioni anticipate come:
- l’Opzione donna
- o la Quota 103
permettendo di uscire prima dal mondo del lavoro. Parliamo in maniera approfondita dell’opzione Quota 103 in questo video sul canale Prestiter di YouTube!
Se la carriera lavorativa è stata discontinua, con lunghi periodi senza contributi (vuoti contributivi), il calcolo contributivo potrebbe essere più vantaggioso perché non penalizza tanto quanto il sistema misto per i periodi non lavorati.
Inoltre, se il reddito ha subito un calo significativo negli ultimi anni di lavoro, il sistema contributivo può risultare più favorevole, dal momento che non si basa sui soli ultimi anni di stipendio, ma sull’intero montante contributivo accumulato nel tempo.
Esempi
Come detto in apertura, esistono casistiche particolari per cui il calcolo contributivo conviene più del retributivo ai fini della pensione. Ad esempio, quando:
- un/a dipendente ha versato in maniera discontinua i contributi all’INPS dal 1975 al 1976 e poi ha proseguito la sua carriera come libero/a professionista, che potrebbe beneficiare più dal calcolo contributivo, specialmente se opta per la totalizzazione anziché il cumulo, ottenendo un importo pensionistico mensile superiore;
- un/a ex dipendente ha un vuoto contributivo significativo dal 1987 al 1997, che potrebbe trovare più vantaggioso optare per il contributivo rispetto al misto, ottenendo una pensione leggermente superiore;
- un/a dipendente prevede un calo significativo del proprio reddito imponibile, dal momento che il montante contributivo non diminuisce con la riduzione dei redditi futuri.
È importante anche sapere che il ricalcolo contributivo può essere incentivato attraverso meccanismi come il riscatto agevolato della laurea, rendendo ancora più accessibile la pensione anticipata.
In sintesi
Optare per il calcolo interamente contributivo della pensione può essere una scelta strategica in presenza di specifiche condizioni lavorative e contributive.
È importante considerare sia il montante contributivo accumulato sia le prospettive di carriera futura per fare una scelta informata che massimizzi l’assegno pensionistico.
Il ricalcolo contributivo può essere incentivato attraverso meccanismi come il riscatto agevolato della laurea, rendendo ancora più accessibile la pensione anticipata.
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