Novità in arrivo per gli aspiranti dipendenti pubblici: in Gazzetta Ufficiale è stata recentemente pubblicata la direttiva n° 3 del 2018, emanata da Dicastero della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione. Questa novità dei concorsi pubblici riguarda in particolare le modalità di selezione del personale della Pubblica Amministrazione, ecco di cosa si tratta!
Assunzioni Pubblica Amministrazione: le nuove linee guida
La direttiva 3/2018, che rende attuativo il D.Lgs. n. 75/2017, porterà diversi cambiamenti nel sistema di reclutamento dei dipendenti Pubblica Amministrazione. Le amministrazioni statali potranno fare riferimento a cinque canali:
- Concorso pubblico per esami: la selezione avviene sulla base del punteggio riportato nelle prove d’esame;
- Concorso pubblico per titoli: non prevede prove d’esame, il punteggio è attribuito in base al curriculum, alle pubblicazioni, alle esperienze professionali;
- Concorso pubblico per titoli ed esami: il punteggio è la sommatoria del curriculum scolastico e professionale, oltre che il risultato delle prove d’esame;
- Corso-concorso: ossia una preselezione di candidati che verranno ammessi a un corso di formazione;
- Selezione: effettuata tramite prove scritte che accertano le competenze richieste per una determinata professionalità.
Le disposizioni di legge sono molto chiare e sottolineano che non esiste una procedura standard. Le PA, quindi, possono scegliere un determinato canale a seconda delle esigenze del momento.
{loadposition in-post}
Tra le altre novità, la direttiva 3/2018 specifica che per le amministrazioni centrali diventano obbligatori i concorsi pubblici svolti in maniera aggregata o centralizzata, che prevedono lo svolgimento delle prove in ambiti territoriali di grandi dimensioni.
Per le altre amministrazioni, invece, la modalità aggregata è solo consigliata, alla luce soprattutto di vantaggi legati al risparmio economico e alla possibilità di applicare criteri di valutazione omogenei.
Cosa dire dei requisiti di ammissione? Che si tratta di un’importante novità nel campo dei concorsi pubblici! Il criterio principale in questo caso è uno e molto chiaro: i requisiti di ammissione ai concorsi per i dipendenti della Pubblica Amministrazione sono definiti sulla base delle finalità del concorso stesso, che punta a selezionare i candidati migliori.
Concorsi pubblici: ecco come saranno le prove dei concorsi
La direttiva n° 3 del 2018 ha rivoluzionato anche le caratteristiche delle prove dei concorsi. Tra le principali novità in merito ricordiamo la preferenza per l’applicazione concreta delle conoscenze piuttosto che per lo studio mnemonico, che non sempre consente di selezionare i candidati maggiormente idonei alla figura ricercata.
Inoltre verrà garantito un giusto bilanciamento tra titoli legati all’esperienza maturata all’interno di un’amministrazione e altri titoli legati al curriculum e alle pubblicazioni, al fine di avvantaggiare coloro che potenzialmente rappresentano dei candidati meritevoli ma non hanno maturato un’esperienza lavorativa significativa.
Infine l’ultima novità per i concorsi pubblici riguarda le graduatorie: con la riforma il numero degli idonei dovrà essere pari al 20% dei posti messi a concorso. L’obiettivo è evitare la formazione di graduatorie eccessivamente lunghe e permettere alla Pubblica Amministrazione di indire nuovi concorsi in caso di necessità.
{loadposition in-post-2}
Il portale di reclutamento
Concludiamo facendo cenno a un’altra news importante in ambito concorsi pubblici: l’introduzione di un portale di reclutamento utilizzabile sia dalla PA, sia dai cittadini. Il sito in questione avrà l’obiettivo di favorire l’invio di candidature da parte degli aspiranti dipendenti Pubblica Amministrazione e il monitoraggio di tutte le procedure di concorso.