Esiste un documento in grado di fornire informazioni sui contributi versati nel corso degli anni e aiutare a capire quanto manca alla pensione? Assolutamente sì! Si tratta dell’estratto conto contributivo. Seguici nelle prossime righe per scoprire cos’è, a cosa serve e come consultarlo.
Estratto conto contributivo INPS: di cosa si tratta?
L’estratto contributivo è un documento all’interno del quale sono presenti informazioni sui contributi INPS versati a favore di un determinato lavoratore nel corso degli anni. Consultandolo è possibile avere il punto della situazione sui contributi da lavoro, ma anche su quelli figurativi e da riscatto.
I contributi figurativi vengono accreditati senza onere per il lavoratore e riguardano periodi in cui la persona non ha svolto alcuna attività lavorativa, ha ricevuto una retribuzione ridotta o ha percepito delle indennità da parte dell’INPS. I contributi da riscatto, invece, riguardano periodi scoperti dalla contribuzione, come per esempio gli anni dedicati al conseguimento della laurea o al servizio militare.
A cosa serve
L’estratto conto contributivo serve per avere un quadro chiaro della propria posizione previdenziale. Si sceglie di consultarlo per verificare la correttezza dei contributi, che possono essere versati dal lavoratore stesso se titolare d’impresa o dal datore di lavoro per chi ha un contratto da dipendente. Se si trovano degli errori, è possibile inviare una segnalazione all’INPS direttamente online e attendere che siano corretti.
Quando si parla dell’estratto conto contributivo, è anche il caso di ricordare che, molto spesso, viene controllato per scoprire se si hanno i requisiti per la richiesta della NASpI, ossia l’assegno per la disoccupazione.
Come visualizzarlo
Per visualizzare il proprio estratto contributivo è sufficiente accedere al sito ufficiale dell’INPS e seguire le istruzioni:
- Cliccare su “Entra in MyINPS” e autenticarsi tramite il Codice fiscale e il PIN
- Scrivere nella barra di ricerca “Estratto Conto Contributivo” e cliccare sul modulo corrispondente
Chi è in possesso di un lettore di smart card (costano meno di 20 euro ed è possibile acquistarli online) può autenticarsi anche tramite la Carta Nazionale dei Servizi.
Breve guida alla lettura
A questo punto è naturale chiedersi come si legga l’estratto conto contributivo. Guardando il documento, si può notare che in alto a destra sono presenti i dati anagrafici del contribuente, mentre nella tabella sottostante si trovano tutti i riferimenti relativi ai contributi previdenziali. La tabella in questione è composta da vari campi. Vediamoli uno per uno.
- Periodo di Riferimento e Tipo di Contribuzione: vengono qui specificati i periodi a cui si riferiscono i vari contributi versati. In alcuni casi, possono esserci più periodi contributivi per un singolo anno. Ciò accade, per esempio, quando il lavoratore ha usufruito di un congedo o di un’indennità come la NASpI. Succede lo stesso quando è avvenuto un riscatto o il versamento di contributi volontari. Nel campo adiacente a quello dei periodi, si trovano invece informazioni sulla tipologia di contribuzione (da lavoro dipendente, legata a congedi o permessi, figurativa, da titolare d’impresa ecc.).
- Contributi utili per il diritto alla pensione e per la misura dell’assegno: in questo caso si parla di due valori distinti non sempre uguali tra loro. Un esempio utile per capire come mai è quello del lavoro part time, situazione in cui le settimane lavorative utili all’ammontare dell’assegno sono inferiori a quelle valide per il diritto alla ricezione della pensione.
- Retribuzione o reddito: i dati in merito alle retribuzioni percepite come lavoratori dipendenti e ai redditi maturati in qualità di titolari d’impresa sono importantissimi per verificare il rispetto del minimale contributivo in un determinato lasso di tempo.
- Azienda: in quest’ultimo campo, sono presenti i codici identificativi delle aziende presso le quali il contribuente ha lavorato come dipendente o titolare d’impresa.
Da qualche tempo sul sito INPS è possibile accedere a un nuovo servizio chiamato “La mia pensione futura”. Scegliendo questa funzionalità, sulla base di una stima futura di continuità lavorativa e di permanenza delle condizioni monetarie e normative attuali, si avrà la possibilità di visualizzare una ipotesi di data di pensionamento e di pensione mensile lorda.
Perché l’estratto conto contributivo è utile per richiedere un prestito
L’estratto conto contributivo è utile non solo a chi vuole sapere quanto manca alla pensione o richiedere la NASpI. Infatti, il documento è importante anche per capire se la propria anzianità contributiva soddisfa i requisiti per la richiesta di un finanziamento. Nel caso specifico della Cessione del Quinto, prestito dedicato ai dipendenti statali e privati ma anche ai pensionati, l’estratto conto contributivo può essere richiesto in sede di domanda di accesso al credito.
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