Il certificato di stipendio è un documento molto importante per i lavoratori che spesso viene richiesto da banche e finanziarie per valutare la situazione lavorativa e reddituale del richiedente, indispensabile per determinare la sostenibilità dell’operazione di prestito. In questo articolo scopriamo nel dettaglio cos’è, a cosa serve e come ottenere il certificato di stipendio dal proprio datore di lavoro.
Certificato di stipendio: cosa contiene e a cosa serve
Come suggerisce il suo nome, il certificato di stipendio (detto anche dichiarazione di stipendio, oppure certificato dimostrativo di stipendio) è un modulo che riporta tutte le informazioni relative alla posizione lavorativa e retributiva della persona che lo richiede. Al suo interno sono quindi presenti i dettagli relativi al richiedente e all’azienda presso cui lavora.
Sul versante delle informazioni che identificano la persona, il certificato contiene:
- i suoi dati anagrafici;
- il livello e la qualifica;
- l’indicazione dello stipendio lordo che percepisce;
- le trattenute in busta paga (dovute a tasse, pignoramenti o ad altri prestiti sottoscritti);
- l’indicazione dello stipendio netto;
- la quota del TFR maturato e accantonato.
Le informazioni relative all’azienda presso cui il richiedente lavora includono invece:
- ragione sociale;
- partita IVA;
- indicazione della sede legale;
- numero dipendenti;
- capitale sociale.
Dopo aver visto quali dettagli contiene il certificato di stipendio è facile comprendere la sua funzione. Si tratta infatti di un documento fondamentale per permettere agli enti che concedono prestiti di valutare agevolmente la sostenibilità di un’operazione di prestito.
Grazie ai dati riportati nel modulo, banche e finanziarie possono infatti comprendere all’istante la situazione reddituale della persona che ha richiesto il finanziamento, la sua esposizione, la solidità dell’impresa per cui lavora, la sua anzianità lavorativa e – di conseguenza – possono elaborare la soluzione di accesso al credito più adatto alle sue esigenze.
Certificato di stipendio e prestiti con Cessione del Quinto
Il certificato di stipendio è un alleato prezioso soprattutto nella concessione dei prestiti con Cessione del Quinto. Questa particolare formula di finanziamento, che consente di ottenere fino a 75.000 euro a tasso fisso, con piani di ammortamento variabili da 2 a 10 anni, non prevede infatti il ricorso a garanti o ipoteche ed è aperta anche a protestati e cattivi pagatori.
Cosa vuol dire? Che l’unica garanzia richiesta da chi concede il prestito è rappresentata dallo stipendio, è quindi fondamentale per chi eroga il credito avere un quadro attendibile e dettagliato della situazione finanziaria del richiedente.
Ma non è tutto, poiché la Cessione del Quinto prevede prestiti sempre commisurati alla capacità di spesa, con rate mensili mai superiori al 20% al netto ricevuto in busta paga, il certificato di stipendio assicura l’elaborazione di un piano sempre sostenibile, proteggendo la qualità di vita e la serenità dei lavoratori in cerca di liquidità aggiuntiva.
A chi richiedere il certificato di stipendio?
Il certificato di stipendio viene rilasciato dal datore di lavoro e ottenerlo è facilissimo. È sufficiente inoltrare la domanda al responsabile delle risorse umane o, più in generale all’azienda presso cui si presta servizio.
I tempi di attesa sono generalmente molto ridotti, spesso bastano pochi giorni per ricevere il certificato, che resta valido per un periodo di tre mesi dalla data in cui viene rilasciato.
Il certificato di stipendio, una volta ottenuto, andrà consegnato all’ente creditizio per avviare la pratica di concessione del prestito.
Nel caso dei finanziamenti con Cessione del Quinto, grazie all’adozione di pratiche telematiche semplificate, i tempi di erogazione sono generalmente molto brevi e i documenti da presentare – oltre al certificato di stipendio – sono pochi e semplici da reperire: carta d’identità e codice fiscale, CUD e ultime due buste paga.
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