Tra le novità 2016 della nuova Legge di Stabilità, per quel che concerne le tasse sulla casa, il governo ha confermato l’abolizione di TASI e IMU sull’abitazione principale. Ma si intravedono cambiamenti anche per gli immobili in affitto, per quelli dati in comodato d’uso ai figli e riduzioni per agricoltori e imprese. Ecco nel dettaglio le principali novità.
1. Abolizione TASI Prima casa
Come ampiamente annunciato da mesi, diventa realtà, l’abolizione della TASI per tutte le prime case. Si tratta di un provvedimento che vale circa 4 miliardi di euro e che causerà dei buchi nelle finanze dei Comuni che il governo però ha annunciato di voler colmare.
2. Sconto per chi affitta
Un emendamento, che ha messo d’accordo maggioranza e governo, definisce che i proprietari di casa, che affitteranno a canone concordato, potranno usufruire di uno sconto del 25% sull’IMU dell’abitazione data in locazione.
3. Comodato d’uso ai figli
Un accordo parlamentare tra maggioranza e opposizione è l’emendamento che prevede l’abolizione della TASI per le case date in comodato d’uso ai figli. La nuova misura prevede però che sarà possibile usufruire di questo beneficio per un solo immobile.
4. Separati in affitto
D’ora in poi il contribuente separato che lascerà la casa di proprietà all’ex coniuge e andrà a vivere in affitto, potrà godere sull’abitazione principale dell’abolizione di tutte le imposte che riguardano la prima casa.
5. Inquilini in affitto
La misura di abolizione della TASI vale anche per tutti gli inquilini che abitano in una casa che rappresenti abitazione principale, ossia dove essi hanno fissato la propria residenza o dimora abituale. Quindi gli affittuari non dovranno più versare la quota di propria pertinenza che, ricordiamo, poteva oscillare a seconda dei Comuni, dal 10 al 30%. Per i proprietari dell’abitazione, che risulta dunque una seconda casa, resterà invece l’obbligo del versamento della propria parte di TASI che potrà variare, per compensazione, dal 70 al 90% dell’importo complessivo.
6. Case di lusso e castelli
Il governo ha deciso di fare invece retromarcia sul provvedimento che prevedeva anche per le case di lusso e per i castelli l’abolizione dell’IMU. La tassa dunque rimarrà, come era stato chiesto in modo specifico da molti ambienti politici, anche se ci sarà una riduzione del gettito, visto che si pagherà dappertutto con un’aliquota unica al 4 per mille e una detrazione standard di 200 euro. Addio quindi ai vari aumenti che a livello locale i Comuni in passato avevano potuto arbitrariamente decidere.
7. Terreni agricoli: montagna e pianura
Novità importanti anche per tutti i terreni agricoli. Tornerà infatti in vigore la differenziazione tra terreni di montagna e di pianura. I primi beneficiano direttamente e in ogni caso dell’esenzione dell’IMU. Per i secondi, ci sarà la possibilità di ottenere lo stesso l’abolizione dell’IMU, solo nei casi che si tratti di terreni di imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti.
8. Macchinari industriali
Infine, anche qui come ampiamente previsto, è stata decisa per le imprese l’abolizione dell’IMU sui cosiddetti “imbullonati”, ossia su quei macchinari funzionali al processo produttivo e che risultano appunto “imbullonati” al capannone e che prima erano invece soggetti all’imposta sugli immobili.