La Legge di Bilancio 2025 introduce significative modifiche ai Bonus casa, con l’obiettivo di razionalizzare le agevolazioni fiscali e promuovere interventi mirati all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale. Ecco una panoramica delle principali novità.
Bonus Ristrutturazioni 2025
Il Bonus Ristrutturazioni è prorogato fino al 31 dicembre 2025, ma con differenziazioni tra abitazioni principali e seconde case:
- abitazioni principali: detrazione fiscale del 50% in 10 anni sulle spese sostenute, con un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare
- seconde case: detrazione ridotta al 36% in 10 anni, con un limite di spesa di 48.000 euro.
Queste aliquote subiranno ulteriori riduzioni nel 2026 e 2027, scendendo rispettivamente al 36% e al 30% per le abitazioni principali e le seconde case.
Ecobonus 2025
L’Ecobonus, dedicato agli interventi di riqualificazione energetica, presenta le seguenti aliquote:
- abitazioni principali: detrazione del 50% per le spese sostenute nel 2025
- altri immobili: detrazione del 36% per il 2025.
Anche in questo caso, le aliquote diminuiranno nel 2026 e 2027, attestandosi al 36% per le prime case e al 30% per gli altri immobili.
Superbonus 2025
Il Superbonus continua con un’aliquota del 65% per il 2025, ma con restrizioni:
- l’agevolazione è accessibile solo per interventi con CILA presentata entro il 15 ottobre 2024
non sono previste proroghe per nuove richieste nel 2025.
Bonus Mobili 2025
Questo bonus è prorogato per il 2025 con le seguenti condizioni:
- detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di ristrutturazione
- tetto massimo di spesa fissato a 5.000 euro.
Bonus Barriere Architettoniche 2025
Confermato per tutto il 2025, prevede una detrazione del 75% per interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche, come l’installazione di ascensori e montacarichi.
Impatto di Bonus sulle rendite catastali e sull’IMU
È fondamentale considerare che gli interventi di ristrutturazione possono influenzare la rendita catastale dell’immobile, con conseguenze dirette sull’IMU.
In particolare, i lavori che aumentano il numero dei vani, la volumetria o il valore dell’immobile oltre il 15% richiedono una variazione catastale tramite il modello Docfa, da presentare entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori.
La nuova rendita diventa efficace immediatamente e incide sul calcolo dell’IMU.
In sintesi
Le modifiche introdotte mirano a rendere le agevolazioni fiscali più sostenibili e mirate.
È fondamentale che i contribuenti interessati si informino dettagliatamente sulle nuove condizioni e scadenze per pianificare efficacemente gli interventi edilizi e massimizzare i benefici fiscali disponibili.
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