Il governo italiano ha approvato il taglio del cuneo fiscale che aumenterà il potere d’acquisto dei salari dei lavoratori, una notizia positiva in questo periodo caratterizzato da forte inflazione. Ecco cosa c’è da sapere.
A partire dal 1° luglio fino alla fine dell’anno, i lavoratori con un reddito annuo lordo fino a 35.000 euro beneficeranno di un taglio del cuneo fiscale grazie al Decreto Lavoro.
Questo porterà a un aumento dello stipendio netto per chi rientra in questa fascia di reddito con un vantaggio maggiore per chi guadagna meno di 25.000 euro lordi all’anno.
Quali saranno gli aumenti di stipendio?
Nello specifico il taglio del cuneo fiscale influenzerà lo stipendio netto dei lavoratori con nei seguenti modi:
- per chi guadagna fino a 10.000 euro lordi all’anno il taglio dei contributi previdenziali, già in vigore nel 2023, ha portato finora a un aumento netto di circa 19 euro al mese. Con il nuovo taglio di quattro punti, si aggiungeranno altri 25 euro circa, portando l’aumento complessivo a quasi 45 euro al mese;
- per chi guadagna fino a 15.000 euro lordi all’anno, l’aumento netto sarà di 67 euro al mese;
- per chi guadagna fino a 20.000 euro lordi all’anno, l’aumento netto sarà di 77 euro al mese;
- per chi guadagna fino a 25.000 euro lordi all’anno, l’aumento netto sarà di 96 euro al mese.
Per la fascia di reddito più alta, tra 25.000 e 35.000 euro lordi all’anno, gli stipendi aumenteranno di:
- circa 60 euro al mese per chi guadagna fino a 27.500 euro lordi all’anno;
- 90,5 euro al mese per chi guadagna fino a 30.000 euro lordi all’anno;
- 91,5 euro al mese per chi guadagna fino a 32.500 euro lordi all’anno;
- 98,5 euro al mese per chi guadagna fino a 35.000 euro lordi all’anno.
Il taglio del cuneo fiscale, previsto fino al 31 dicembre 2023, non si applicherà sulla tredicesima mensilità.
In sintesi:
- il taglio del cuneo fiscale porterà a un aumento dello stipendio netto per i lavoratori in Italia;
- gli aumenti più consistenti in valore assoluto riguardano le retribuzioni più alte, proporzionalmente saranno premiate di più quelle più basse;
- i lavoratori con redditi lordi tra 10.000 e 35.000 euro all’anno vedranno aumenti compresi tra 45 e 98,5 euro al mese, a seconda del loro livello di reddito.
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