Il Decreto Lavoro ha introdotto recentemente una maggiorazione per categoria per l’Assegno Unico Familiare, il sussidio statale a supporto delle famiglie. Vediamo insieme di cosa si tratta e chi avrà diritto agli aumenti.
Il Decreto Lavoro ha ampliato il perimetro dell’Assegno Unico, introducendo un’ulteriore maggiorazione del sussidio per genitori lavoratori e vedovi.
A partire da giugno 2023 le famiglie dove entrambi i genitori lavorano vedranno un aumento dell’Assegno Unico, che varierà in base al reddito della famiglia, misurato dall’ISEE.
Inoltre, come anticipato, il raggio dei requisiti, in base al Decreto Legislativo 48/2023, è stato allargato e ora anche le famiglie in cui un genitore è rimasto vedovo potranno beneficiare dell’aumento.
L’Assegno Unico quindi viene aumentato:
- per 5 anni se un genitore è deceduto nell’anno in cui il sussidio è concesso
- solo per il periodo in cui viene percepito se c’è solo un genitore lavoratore al momento della richiesta.
Per l’assegno unico senza l’ISEE, invece, non c’è un aumento per le famiglie con entrambi i genitori che lavorano. In questo caso, l’importo erogato per ogni figlio resta quello minimo di 54,10 euro.
Mentre con la rivalutazione del 2023, l‘importo massimo che può essere percepito è stato aumentato a 189,2 euro, escluso ulteriori aumenti e casi speciali.
Cosa sapere sull’Assegno Unico
È fondamentale ricordare che l’Assegno Unico:
- è destinato a figli fino a 21 anni (o senza limiti di età in caso di disabilità)
- viene calcolato in base all’ISEE in corso di validità al momento della domanda
- tiene in considerazione l’età, il numero di figli ed eventuali situazioni di disabilità.
Per quanto riguarda i pagamenti, l’INPS ha stabilito un nuovo calendario:
- dal 10 al 20 di ogni mese sono erogati gli assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente
- dal 20 al 30 di ogni mese vengono erogate le somme per le nuove domande, presentate in seguito a cambiamenti nelle condizioni del nucleo familiare.
Ricordiamo, infine, che Assegno Unico è concesso su domanda, che può presentata mediante 3 modalità:
- accesso dal sito INPS al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico” con SPID, Carta di Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- call center INPS;
- enti di patronato
ed ha validità di un anno.
Per poter beneficiare dell’Assegno Unico è necessario aver presentato l’ISEE aggiornato al 2023 entro il 30 giugno.
Assegno Unico: riepilogo in 3 punti
In sintesi:
- il Decreto Lavoro ha comportato significative modifiche all’Assegno Unico
- ampliando la platea dei beneficiari
- e introducendo maggiorazioni per specifiche categorie.
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