Gli acquisti online, i messaggi privati con gli amici, i documenti di lavoro condivisi in rete. Questi sono solo alcuni esempi di dati sensibili on-line che potrebbero non essere al sicuro ma addirittura intercettati e rubati senza alcuna fatica quando si naviga in internet. In questo articolo spieghiamo a cosa prestare attenzione per riconoscere un servizio digitale sicuro e come proteggere i propri dati.
Come riconoscere un sito sicuro
La tecnologia che rende sicuri i dati on-line è la crittografia, un insieme di “scritture nascoste” non comprensibili a persone non autorizzate a leggerle. Con la crittografia, infatti, i malintenzionati impiegherebbero migliaia di anni di tentativi per tradurre le informazioni sensibili ed utilizzarle per altri scopi.
Per questo motivo, tutti i servizi on-line sicuri sono crittografati. Riconoscere una crittografia robusta è semplice e basta fare attenzione ad alcuni dettagli come ad esempio, l’icona di lucchetto accanto all’indirizzo web di un sito sulla barra di navigazione. Questo garantisce che tutti i dati siano protetti e non visibili ad estranei.
A volte, però, può capitare che alcuni siti internet sono segnalati dal browser come “non sicuri”: in questo caso è buona regola evitare lo scambio di qualsiasi informazione personale.
I messaggi istantanei, invece, sono la forma più rapida di comunicazione e anche quella più esposta a rischi perché la velocità di questo mezzo invoglia a comunicare molte informazioni private.
In questo caso, bisogna verificare che il servizio utilizzato abbia crittografia completa (la cosiddetta “end-to-end encryption”), cioè che i messaggi vengano crittografati con una doppia chiave:
- la prima è pubblica ed è posseduta dal proprietario del servizio
- la seconda è privata ed è in mano solo al mittente
così nessun altro, a parte chi legge e chi scrive, potrà leggere le chiacchierate digitali.
Attenzione ai ransomware
Purtroppo, però, anche i malintenzionati possono sfruttare i vantaggi della crittografia con i ransomware. Questa tipologia di software dannoso viene inviata con un nome falso, come una fattura o una nota di spedizione, per convincere la persona a cliccare il link e a “lanciare” il software, con la conseguenza di vedere i propri dati contraffatti. In genere, per riappropriarsene viene richiesto il pagamento di un riscatto, in inglese “ransom” appunto.
Ecco perché, per difendersi, è sempre più importante avere un backup aggiornato delle informazioni importanti, custodito al sicuro e non collegato al dispositivo che, altrimenti, verrebbe reso inaccessibile.
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