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Prestiti tra cittadini privati: 4 consigli per evitare le truffe

Nel mondo del credito esistono modalità di prestito alternative, tra cui il Social Lending, una forma di finanziamento diversa rispetto quella offerta delle banche e degli istituti di credito. Ma cos’è esattamente e come funziona? E, soprattutto, quali sono i rischi associati? Scopriamolo insieme.

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Cos’è il Social Lending?

Il Social Lending, o Peer to Peer Lending o P2P Lending è un prestito tra cittadini privati che si basa sull’idea di una comunità online dove individui prestano denaro ad altri individui. Le persone con capitali disponibili cercano opportunità di rendimento, mentre chi ha bisogno di un prestito si rivolge a queste piattaforme piuttosto che alle banche tradizionali.

I rischi del Social Lending

Come già detto in tanti altri articoli che abbiamo dedicato alla sicurezza online, nel variegato mondo del credito è importantissimo prestare attenzione all’interlocutore di riferimento per evitare spiacevoli inconvenienti.

Anche se le piattaforme di social lending sono spesso regolamentate e monitorate da istituzioni come la Banca d’Italia, ciò non esclude la presenza di individui o società non autorizzate che cercano di sfruttare il sistema, creando un terreno fertile per le truffe.

Prima di entrare nel vivo di come riconoscere queste truffe, è essenziale avere una chiara comprensione dei rischi associati al social lending. Ad esempio, con questa modalità di credito alternativa:

  • l’affidabilità non è garantita, a differenza delle banche e degli istituti di credito che sono sottoposti, invece, a rigide normative. Questo può tradursi in una maggiore esposizione ai rischi di insolvenza da parte di chi prende in prestito;
  • mancano sicurezze, perché le piattaforme possono non offrire garanzie in caso di mancato rimborso del prestito, pertanto, chi presta il denaro potrebbe non riuscire a recuperare il proprio capitale;
  • in caso di controversie legali potrebbero sorgere complicazioni legate alla giurisdizione e ai diritti dei prestatori.

Per cui, prima di richiedere un prestito affidandosi ad una piattaforma di social lending, è bene avere consapevolezza dei rischi correlati ad un’operazione di questo tipo.

Truffe: come riconoscerle in 4 mosse

L’innovazione del social lending, come anticipato, ha aperto la porta a molte truffe online.

Anche sulla pagina Facebook di Prestiter, ad esempio, non è raro imbattersi in commenti, a seguito dei post che pubblichiamo, che invitano gli utenti ad affidarsi a cittadini privati per ottenere liquidità. Commenti che vengono, poi, prontamente eliminati per evitare tentativi di frode ai danni dei nostri follower.

Come fare, allora, a distinguere le offerte legittime da quelle truffa? Ecco 4 suggerimenti:

  • occhio alle richieste di denaro anticipato: diffida da chi ti chiede un pagamento in anticipo per ottenere il prestito. Molte truffe si basano sul convincere la vittima a pagare “spese di istruttoria” o “anticipi sugli interessi”. Una volta pagato, il truffatore scompare nel nulla;
  •  sospetta dei tassi di interesse eccessivi: un tasso d’interesse sospettosamente alto potrebbe essere un campanello d’allarme. La legge definisce chiaramente le soglie massime di interesse per evitare usura e superarle potrebbe non solo essere un segnale di truffa, ma anche una violazione della legge;
  • attenzione agli errori nel linguaggio e alle frasi ingannevoli: un annuncio truffaldino potrebbe essere rivelato da un linguaggio scorretto, da errori ortografici o da frasi create appositamente per essere uno specchietto per le allodole. Se un’offerta sembra scritta in modo approssimativo, tradotta male o eccessivamente persuasiva, è meglio procedere con cautela;
  • verifica SEMPRE l’autorizzazione ad operare sul sito dell’OAM: prima di concludere un accordo, controlla sempre se l’entità o l’individuo con cui stai interagendo sia registrato e autorizzato da organismi di regolamentazione ufficiali, come l’OAM, ossia l’Organismo degli Agenti e Mediatori Creditizi. In questo video parliamo approfonditamente di come riconoscere un vero professionista nel settore del credito.

In sintesi

Se il social lending può rappresentare un’alternativa ai canali ufficiali, sicuri e tutelati delle banche e degli istituti di credito, è fondamentale procedere sempre con prudenza e consapevolezza.

Riconoscere i segnali di una potenziale truffa può fare la differenza tra un’operazione legittima e una perdita devastante.

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