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Condizionatori, arriva la stretta dell’UE: ecco cosa cambierà

Le politiche ecologiche dell’Unione Europea puntano verso un futuro a zero emissioni, attraverso il Green Deal. Eppure alcune regolamentazioni potrebbero creare un ostacolo non da poco al funzionamento e alla manutenzione degli attuali climatizzatori e pompe di calore, con un danno notevole per i consumatori. Ecco cosa c’è da sapere.

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l gas fluorurati (F-gas) sono fondamentali per il funzionamento di condizionatori e pompe di calore, tecnologie oggigiorno molto utilizzate per riscaldare e refrigerare gli edifici.

Tuttavia, la strategia europea a lungo termine, nota come Green Deal, ha intenzione di:

  • ridurre la diffusione di questi gas a partire dal 2024
  • e imporre l’utilizzo di refrigeranti naturali, come il propano, a partire dal 2028.

Attualmente, però, sono pochi i condizionatori e le pompe di calore sul mercato europeo che possono funzionare con il propano, un combustibile che impone nuovi standard di sicurezza e manutenzione proprio a causa della sua alta capacità infiammabile.

Inoltre, l’introduzione di questo gas nei sistemi di climatizzazione potrebbe rendere più complesso garantire la sicurezza negli ambienti pubblici come ospedali, hotel e cinema, dove l’uso di questo specifico gas è attualmente vietato.

Le criticità delle regolamentazioni UE

Ecco perché le nuove regolamentazioni europee potrebbero avere due conseguenze negative:

  • l’aumento dei costi di manutenzione degli attuali apparecchi di climatizzazione;
  • e la difficoltà nella realizzazione in tempi brevi di nuovi apparecchi di climatizzazione, che dovrebbero avere modalità di funzionamento completamente diverse da quelle attuali.

Le associazioni Assoclima e Assotermica hanno sollevato serie preoccupazioni in merito alle possibili conseguenze per i cittadini e la filiera della climatizzazione della revisione europea del regolamento F-Gas. Nello specifico,  le associazioni hanno fatto luce su alcune incongruenze del Regolamento F-gas che renderebbe in alcuni casi impossibile e in generale più difficoltosa e costosa l’installazione di un impianto di climatizzazione

In questo modo la climatizzazione, secondo queste associazioni, rischierebbe di diventare da un giorno all’altro un privilegio per pochi.

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