In un’intervista esclusiva con Simplybiz, Andrea Di Vincenzo, CEO di Prestiter, ha discusso delle strategie adottate dall’azienda per superare il divario di genere e promuovere un ambiente di lavoro equo e inclusivo. Ecco com’è andata.
Parità di genere nei luoghi di lavoro
A marzo 2024, per il terzo anno consecutivo, Prestiter ha ottenuto il riconoscimento di Best Workplaces™ Italia 2024, nella categoria delle aziende con 150-499 collaboratori, continuando a distinguersi per il suo impegno verso l’inclusione e la parità di genere.
L’azienda ha mostrato un incremento significativo nella presenza femminile tra i suoi dipendenti, superando la media nazionale per gli agenti in attività finanziaria, e ha visto crescere il numero delle collaboratrici nei primi mesi del 2024 rispetto all’anno precedente.
“In Prestiter, in realtà, non è mai esistito un divario di genere perché esistono le persone, e non donne o uomini. Il rispetto dei valori e l’ascolto delle idee e dei feedback di tutti, ci permette di tradurre le necessità di tutti in azioni di miglioramento e questo approccio ci ha permesso di creare un circolo virtuoso che promuove il benessere sia lavorativo che personale dei dipendenti ” afferma il CEO Di Vincenzo.
Di seguito puoi ascoltare l’intera intervista su YouTube!
Secondo la piattaforma internazionale Great Place to Work, le aziende che eccellono nelle politiche di inclusione e parità di genere sono quelle più capaci di navigare e adattarsi alle sfide della forza lavoro contemporanea, adottando un approccio a 360 gradi per supportare i propri dipendenti in tutte le sfere della vita, inclusa quella privata e familiare.
Cosa facciamo
In Prestiter la flessibilità oraria e l’introduzione di programmi di assistenza sanitaria e welfare aziendale, dimostrano che un impegno tangibile verso l’inclusione migliora e rafforza la produttività complessiva dell’azienda e si traducono in una maggiore soddisfazione e lealtà dei dipendenti.
L’approccio di Prestiter, incentrato su misure inclusive e di supporto, attira talenti di alto livello, che sono spesso in cerca di un ambiente lavorativo stimolante che allo stesso tempo valorizzi l’equilibrio tra la vita professionale e quella privata.
Conclusioni
Eppure, in Italia, la strada verso l’inclusione e l’equità di genere rimane in salita.
Nonostante la percentuale di CEO femminili sia cresciuta dal 20% al 24% tra il 2022 e il 2023, tale cifra è ancora limitata nelle prime 50 aziende quotate in borsa. L’incremento delle donne nel senior management sottolinea un’evoluzione, lenta, ma progressiva verso un ambiente lavorativo più equo e inclusivo che fa ben sperare nel futuro.
L’intervista del CEO Prestiter a Simplybiz rappresenta un momento significativo di riflessione e azione non solo per la nostra azienda, ma per l’intero tessuto imprenditoriale, sottolineando come l’inclusività sia essenziale per il successo e l’innovazione.