Il Prestito Delega, detto anche Doppio Quinto, è un alleato prezioso per chi ha bisogno di liquidità aggiuntiva, ma possono richiederlo anche i pensionati? In questo articolo facciamo chiarezza sulle opportunità, le limitazioni e le caratteristiche di questo particolare strumento finanziario.
Cos’è il Doppio Quinto?
Quando si parla di Doppio Quinto si fa riferimento al Prestito Delega, una forma di finanziamento che raddoppia la rata massima portandola dal 20% al 40% del netto in busta paga. Può essere richiesto da chi ha già all’attivo una Cessione del Quinto e ha bisogno di maggiore liquidità.
Il Prestito Delega mantiene tutte le caratteristiche distintive della Cessione del Quinto, ma viene accordato soltanto in presenza di particolari condizioni. Questa soluzione impone inoltre il consenso esplicito del datore di lavoro, a meno che non abbia già stipulato una convenzione con l’ente creditizio che erogherà il finanziamento.
I pensionati possono richiede il Doppio Quinto?
Alla domanda sulla compatibilità tra pensione e Prestito Delega possiamo dare una risposta secca: no, i pensionati non possono accedere al Doppio Quinto. Questo perché gli enti pensionistici hanno scelto di non prevedere questa tipologia di rimborso del finanziamento.
Il raddoppio del Quinto è però una soluzione aperta ai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato del settore pubblico e privato, a patto che abbiano raggiunto determinati requisiti di anzianità e un TFR adeguato.
Prestiti ai pensionati: tutte le opzioni
Con l’esclusione dal Prestito Delega non si esauriscono tuttavia le possibilità di accesso al credito per i pensionati. Anzi, grazie alle convenzioni che l’INPS ha sottoscritto con numerose banche e finanziarie, i titolari di pensione hanno diritto a tutele speciali e tassi agevolati.
Alla via del prestito personale si affianca la soluzione della Cessione del Quinto, sempre più apprezzata dai pensionati. Scopriamo i suoi vantaggi.
Limiti anagrafici più elevati
Il prestito deve essere estinto entro gli 85 anni, contro i 70-75 di altre tipologie di credito.
Versamenti automatici
I pagamenti mensili sono trattenuti direttamente dalla pensione, eliminando l’incombenza dei bollettini e il rischio di pagare le rate in ritardo.
Rate in linea con la capacità di reddito
L’importo non può mai superare il 20% della pensione netta (pari a 1/5), e la quota che rimane non deve essere inferiore al valore della pensione minima stabilito dalla legge, che per il 2019 è di 513,00 euro, tutto questo al fine di garantire condizioni di vita dignitose.
Tutela della privacy
Non servono altre firme oltre a quella del richiedente.
Assicurazione inclusa
La pratica comprende anche una polizza obbligatoria sul rischio vita, proteggendo così la tua famiglia.
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