Secondo un’indagine di Assosalute 9 italiani su 10 soffrono di stress da lavoro. Il fenomeno è sempre più simile a un’epidemia, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha definito il “Male del XXI secolo”. Scopriamo insieme come riconoscere e combattere lo stress da lavoro!
Cos’è lo stress? Definizione e sintomi
“Stress” è una parola inglese utilizzata per definire la tensione massima che può sostenere un cavo prima di spezzarsi. Nell’uso comune, il termine è diventato sinonimo di affaticamento psicofisico, ma lo stress può essere anche una risorsa.
Gli esperti distinguono due tipologie di stress:
- lo stress positivo (eu-stress), che ci aiuta a rispondere attivamente agli stimoli, aumentando la resilienza e migliorando le nostre performance;
- lo stress negativo (dis-stress), che ci logora e ci appesantisce, danneggiando nel tempo anche la salute.
La sfida, soprattutto in ambito professionale, consiste nell’imparare a dosare lo stress, evitando sia le situazioni troppo rilassate che le eccessive pressioni. Sempre più spesso, tuttavia, le ansie lavorative si moltiplicano e rischiano di generare un cortocircuito.
Lo stress da lavoro può manifestarsi in forme diverse, condizionando ogni aspetto della nostra vita. Tra le reazioni più comuni troviamo:
- Ansia e tensioni
- Attacchi di panico
- Disturbi del sonno
- Cambiamenti di umore, pessimismo e negatività
- Variazioni di peso repentine
- Caduta dei capelli
Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Infatti, questi sintomi possono rappresentare un campanello d’allarme, un invito a staccare la spina e recuperare energie.
Le 10 regole per ridurre lo stress da lavoro
Il primo passo per combattere lo stress da lavoro è imparare a riconoscerlo. Alcuni piccoli accorgimenti nella vita di tutti i giorni possono prevenire e sciogliere le tensioni, migliorando l’umore ma anche la produttività. Vediamo nel dettaglio le 10 regole d’oro per spezzare la frenesia e vivere meglio.
1. Parla con te stesso
Interrogati sui tuoi errori e sulle possibili cause. La consapevolezza è una risorsa insostituibile per crescere e affrontare nuove sfide.
2. Identifica le fonti di stress
Per ridurre lo stress bisogna conoscerne le cause. Fai una lista delle situazioni che ti provocano ansia, poi rifletti su come puoi controllarle.
3. Stai lontano dagli stressati
Uno studio del Politecnico di Dresda ha misurato i livelli di cortisolo nel sangue, registrando un aumento fino al 26% quando si è a contatto con soggetti stressati, valore che sale addirittura al 40% se le persone ansiogene sono amici o familiari.
4. Respira
Respirare profondamente è un sistema efficace per rilassarti e ritrovare la concentrazione.
5. Dai valore alla pausa pranzo
Scegli alimenti sani (ma gustosi!) e prenditi il tuo tempo. Trasforma il pasto in ufficio in una coccola, un’occasione per dedicarti a te stesso e fare il pieno di vitamine e minerali.
6. Un tocco “green”
Secondo un’indagine dell’Università di Washington un ambiente verde aiuta a lavorare meglio. Perché non provarci? Porta una pianta in ufficio!
7. Muoviti!
L’attività fisica scarica la tensione, libera la mente, diverte e aiuta a restare in forma. Ritagliati una pausa quotidiana da dedicare all’esercizio, anche una semplice camminata può servire ad alleggerire la pressione.
8. Staccati dallo schermo
Tenere gli occhi costantemente incollati a PC, smartphone e tablet non provoca soltanto danni alla vista, ma può alterare il ritmo sonno-veglia e aumentare il rischio di depressione.
9. Cura il riposo
Dormire bene è fondamentale per vivere meglio. Durante il sonno la nostra mente riesce infatti a liberarsi dalle scorie accumulate durante il giorno, resettarsi e permetterci di iniziare al meglio un nuovo giorno.
10. Ridi di più!
“Ci vogliono settantadue muscoli per fare il broncio ma solo dodici per sorridere. Provaci, per una volta”, lo scrive Mordecai Richler nel suo romanzo Solomon Gursky è stato qui e non possiamo che concordare. Ridere è un ottimo antidoto contro lo stress, anche la scienza è d’accordo. Quando ridiamo migliorano infatti la circolazione e l’ossigenazione del sangue, stimolando la produzione di endorfine, sostanze chimiche note anche come ormoni della felicità.