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Pensioni 2025: le novità da conoscere

Il 2025 porta novità in materia di pensioni, con l’obiettivo di offrire maggiore flessibilità e incentivi per i lavoratori prossimi al pensionamento. Ecco le principali proroghe e modifiche previste.

Quota 103: confermata per un altro anno

Anche per il 2025, i lavoratori che raggiungono 62 anni di età e 41 anni di contributi potranno accedere alla pensione anticipata con Quota 103.

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L’assegno viene calcolato interamente con il sistema contributivo:

  • fino ai 67 anni l’importo massimo mensile sarà di circa 2.394,44€ lordi
  • e dopo questa soglia si riceverà l’eventuale eccedenza

È prevista una finestra di attesa per ricevere l’assegno:

  • 7 mesi per chi lavora nel settore privato
  • 9 mesi per chi è dipendente pubblico.

Non sarà possibile, inoltre, cumulare la pensione con redditi da lavoro, tranne per il lavoro autonomo occasionale, entro 5.000€ l’anno.

Chi sceglie di rimanere al lavoro, nonostante i requisiti per Quota 103, potrà ricevere direttamente in busta paga la tua quota di contribuzione IVS (il 9,19% dello stipendio).

Dal 2025, inoltre, questa somma sarà completamente esentasse, aumentando il netto in busta. Per approfondire guarda il video dedicato sul canale YouTube Prestiter!

Opzione Donna: prorogata con requisiti specifici

Opzione Donna, dedicata alle lavoratrici:

  • caregiver
  • con invalidità pari almeno al 74%
  • disoccupate

viene prorogata con alcune limitazioni:

  • almeno 61 anni di età e 35 anni di contributi al 31 dicembre 2024
  • con riduzioni fino a 59 anni per le madri (un anno in meno per ogni figlio, fino a due anni).

Ape Sociale: un altro anno di supporto

Anche l’Anticipo Pensionistico Sociale (Ape Sociale) è stato esteso fino alla fine del 2025. Questa misura è riservata a chi si trova in situazioni di particolare difficoltà:

  • disoccupati
  • caregiver
  • lavoratori con disabilità pari almeno al 74%
  • chi svolge lavori gravosi.

I requisiti restano:

  • età minima: 63 anni
  • contributi: 30-36 anni, in base alla categoria.

L’assegno massimo è di 1.500€ lordi al mese, senza tredicesima e adeguamenti fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia a 67 anni.

Benefici extra per le lavoratrici madri

Arrivano più vantaggi per le mamme lavoratrici. Il bonus per i contributi figurativi passa da 3 a 4 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 16 mesi (per 4 figli o più). 

Esempio pratico: chi ha due figli, otterrà 8 mesi di contributi figurativi (4 mesi per ogni figlio). Chi ha tre figli, il totale sarà di 12 mesi. Con quattro figli o più, il massimo riconosciuto sarà 16 mesi.

In alternativa ai mesi di anticipo, le mamme lavoratrici possono scegliere di applicare un coefficiente di calcolo più alto per la pensioneCome funziona?

Il coefficiente di calcolo dipenderà dall’età: maggiore è l’età “teorica” usata nel calcolo, più alta sarà la pensione.

Ad esempio, con due figli, il calcolo della pensione può essere fatto come se si avesse un anno in più; con tre o più figli, il coefficiente viene aumentato di due anni.

Rimanere al lavoro nel pubblico impiego: ora si può fino a 70 anni

Per i dipendenti pubblici, la Manovra 2025 reintroduce la possibilità di prolungare l’attività lavorativa, d’accordo con l’amministrazione, fino ai 70 anni di età.

Questo trattenimento sarà possibile solo per esigenze specifiche, come:

  • affiancare e formare i neoassunti.
  • svolgere compiti che non possono essere delegati ad altri.

Previdenza complementare: un aiuto per i giovani lavoratori

Per chi è entrato nel mondo del lavoro dopo il 1995, la previdenza complementare diventa ancora più importante. Dal 2025 sarà possibile utilizzare i risparmi accumulati nei fondi pensione integrativi per:

  • raggiungere le soglie minime necessarie per il pensionamento anticipato
  • integrare l’assegno pensionistico.

Le modalità pratiche saranno definite con un decreto specifico, ma è un passo importante verso un futuro più sereno.

Pensioni minime: piccoli aumenti per i più fragili

Le pensioni minime aumenteranno di 8€ al mese per i pensionati con redditi bassi, come invalidi civili totali e soggetti in condizioni particolari.

Riduzioni per artigiani e commercianti

I nuovi iscritti alle gestioni previdenziali di artigiani e commercianti potranno beneficiare di una riduzione del 50% dei contributi per i primi tre anni di attività.

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