Chi è in cerca di liquidità si pone spesso questa domanda: meglio la Cessione del Quinto o il prestito personale? Non esiste una risposta univoca, perché la convenienza dipende dalla situazione finanziaria e personale, e ovviamente dalle esigenze di ognuno. In questo articolo facciamo il punto della situazione, offrendo spunti di riflessione, esempi pratici e tutti gli elementi che possono per aiutarti a scegliere il finanziamento perfetto per realizzare ogni progetto.
Cessione del Quinto vs prestito personale: analogie e differenze
Sia la Cessione del Quinto che il prestito personale sono finanziamenti a tasso fisso, ma presentano alcune differenze sostanziali. Vediamole nel dettaglio!
A chi si rivolgono?
La Cessione del Quinto è riservata a lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato e pensionati, che possono restituire il prestito entro il compimento dell’87° anno di età.
Il prestito personale è aperto anche a lavoratori precari con contratti a tempo, ma prevede limiti di età più bassi e in genere è concesso fino a 70-75 anni.
Quanto offrono?
La Cessione del Quinto concede da 5.000 a 75.000 euro, con piani di ammortamento da 2 a 10 anni.
Il tetto massimo dei prestiti personali è invece più basso e solitamente non supera a 30.000 euro.
Come funzionano?
Con la Cessione del Quinto le rate mensili vengono detratte automaticamente dallo stipendio o dalla pensione, cancellando il rischio di ritardi o insolvenze. Inoltre, l’importo delle rate non può mai superare il 20% del netto in busta paga (o della pensione), una quota pari appunto a 1/5 del totale, a tutela della capacità finanziaria del richiedente.
Nel prestito personale il cliente può scegliere la modalità di restituzione tra addebito sul conto o versamento mensile. L’importo delle rate è invece definito in base all’entità del finanziamento e alla sua durata, occorre quindi sempre assicurarsi di sottoscrivere accordi sostenibili e alla nostra portata.
Che garanzie richiedono?
L’unica garanzia richiesta dalla Cessione del Quinto è rappresentata dallo stipendio (o dalla pensione). Si tratta quindi di un finanziamento a firma unica (quella del cliente), aperto anche a protestati e cattivi pagatori.
I prestiti personali implicano un controllo sulla solvibilità del richiedente, che può allungare i tempi di erogazione, e possono imporre il ricorso a garanti o ipoteche.
Quando scegliere il prestito personale? E quando la Cessione del Quinto?
Da quanto abbiamo appena visto, il prestito personale è una scelta obbligata per chi non ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato o una pensione.
In tutti gli altri casi la scelta più conveniente è senza dubbio la Cessione del Quinto che, oltre ad offrire somme più alte e limiti di età più elevati, assicura pratiche telematiche semplificate che cancellano attese e tempi morti, assicurando prestiti più veloci. Ma i vantaggi non finiscono qui, perché i finanziamenti con Cessione del quinto sono sempre coperti da una polizza assicurativa, a protezione tua e della tua famiglia, e sono resi ancora più convenienti dai tassi in convenzione con INPS, MIUR e NoiPA.
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