Un’importante novità per molti dipendenti pubblici e pensionati si è verificata nel 2012 con la fusione tra INPS e INPDAP. Ma cosa è cambiato per gli interessati? E che vantaggi porta la nuova Convenzione INPS per i pensionati?
Partiamo dall’inizio
L’INPDAP (Istituto Nazionale Previdenza Dipendenti Pubblica Amministrazione) nasce nel 1994 con la classificazione di ente pubblico non economico. La finalità dell’ente era creare una cassa di previdenza sociale per i dipendenti pubblici ed erogare una serie di servizi a loro favore, come ad esempio prestazioni creditizie agevolate e borse di studio.
Le attività sociali erano finanziate tramite un apposito Fondo Credito alimentato con i contributi dei dipendenti stessi.
L’INPS, invece, si è sempre occupato delle prestazioni previdenziali a favore di dipendenti del settore privato e in alcuni casi degli autonomi tramite la gestione separata.
Quando avviene la fusione?
La fusione tra INPS e INPDAP è avvenuta nel 2012 con l’articolo 21 del decreto Salva Italia, durante il governo Monti. L’obiettivo era armonizzare e uniformare il sistema pensionistico in virtù del passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo.
Tale armonizzazione aveva come obiettivo un risparmio economico grazie a strutture unificate, procedure più snelle e minori impegni burocratici e amministrativi.
Da quel momento l’INPS è entrato nei rapporti attivi e passivi dell’INPDAP diventando fornitore di servizi per tutti i dipendenti pubblici e statali e i pensionati, semplicemente dedicando una parte del personale interno alla Gestione Dipendenti Pubblici ex-INPDAP.
Il piano prevedeva circa 4000 esuberi e un taglio del personale di circa 30.000 dipendenti. Oltre ciò, il risparmio era previsto anche dai tagli dei costi di gestione delle strutture.
Prestiti, agevolazioni e servizi attivi
È importante sottolineare che questa modifica ha lasciato invariate le agevolazioni esistenti per i dipendenti pubblici. È ancora possibile rivolgersi all’INPS, facendo riferimento alla gestione ex INPDAP, e allo stesso tempo è possibile rivolgersi anche ad istituti abilitati per beneficiare della Cessione del Quinto in convenzione INPS.
Inoltre è ancora possibile ottenere agevolazioni come borse di studio, convitti per i figli degli iscritti, mutui, prestiti a tassi agevolati, servizi per gli anziani.