Negli ultimi anni, si è assistito a un fenomeno sempre più diffuso tra i pensionati italiani: la scelta dell’estero come destinazione privilegiata per trascorrere gli anni della pensione. Alla base di questa tendenza ci sono ragioni economiche ben precise, che vedono nel sistema fiscale il fulcro della decisione. Ecco cosa sapere.
L’estero come buon ritiro per la pensione
Il fascino dell’estero ha catturato l’attenzione di un numero sempre maggiore di pensionati italiani, molti dei quali hanno scelto di trasferire la propria residenza in luoghi dove il fisco sorride un po’ di più.
La Repubblica di San Marino rappresenta uno dei casi più emblematici: vicina, familiare e soprattutto vantaggiosa dal punto di vista fiscale, è diventata il buon ritiro per un numero crescente di pensionati che dall’Italia hanno trasferito la loro residenza nel piccolo Stato.
Ma non solo San Marino, anche altre destinazioni come:
- la Grecia
- l’Albania
- e il Portogallo
sono mete molto popolari tra i pensionati italiani, alla ricerca di quel mix perfetto tra vantaggi fiscali e qualità della vita.
Vita all’estero in pensione: cosa valutare
Nel web è possibile trovare molti siti di consulenti e avvocati che consigliano ai pensionati i Paesi dove trasferirsi per pagare meno tasse, ma bisogna stare attenti perché ci possono essere insidie legate alle leggi.
Per essere sicuri di pagare meno tasse in un nuovo Paese rispetto all’Italia, è importante controllare:
- la convenzione fiscale tra l’Italia e il nuovo Paese, che serve a evitare la doppia tassazione
- e le leggi del Paese su come tassano le pensioni.
Secondo il rapporto 2024 di Itinerari previdenziali, i pensionati italiani ricevono le pensioni più alte:
- negli Emirati Arabi Uniti (con una media di 3.300 euro)
- e a seguire Portogallo, Turchia, Malta, e Monaco
dove gli assegni pensionistici si aggirano intorno a 1.319 euro circa al mese.
E poi ci sono altre questioni importanti da considerare. La salute, ad esempio, che è una priorità in qualunque fase della vita, e lo diventa ancor di più durante la pensione.
I sistemi sanitari variano significativamente da Paese a Paese, e ciò che in Italia è dato per scontato, all’estero potrebbe non esserlo: alcuni Paesi offrono sistemi sanitari eccellenti a costi contenuti, ma altri potrebbero avere servizi meno accessibili o di qualità inferiore.
È essenziale informarsi:
- sulla copertura sanitaria disponibile
- comprendere come accedere ai servizi medici nel Paese ospitante
- e valutare l’opzione di un‘assicurazione sanitaria privata che copra eventuali carenze del sistema locale.
Infine, la sicurezza personale e la stabilità politica sono aspetti cruciali da valutare quando si sceglie un Paese straniero come propria nuova casa.
Per cui, prima di prendere qualsiasi decisione, è importante fare ricerche approfondite sulla situazione politica e sociale del Paese prescelto, considerando anche la sicurezza quotidiana e la protezione legale per gli stranieri.
In sintesi
Trasferirsi all’estero in pensione può offrire notevoli vantaggi sotto diversi aspetti.
Richiede, però, una pianificazione accurata e una comprensione profonda delle dinamiche locali per garantire che la nuova vita iniziata nel Paese scelto risponda a tutte le proprie esigenze e aspettative.
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