Ti sei mai chiesto se esiste un luogo dove potresti trovare il perfetto equilibrio tra lavoro e tempo libero? La risposta potrebbe sorprenderti e si trova nell’analisi delle ore lavorative in diverse parti del mondo. Scopri di più.
L’OCSE ha stilato nel 2022 la classifica dei Paesi, appartenenti all’organizzazione, in cui si lavora di più, mettendo in evidenza il totale di ore lavorative annuali divise per il numero medio di lavoratori in un anno.
Alcuni Paesi dell’America Centro-meridionale guidano la classifica delle ore lavorate durante l’arco dell’anno:
- la Colombia è in testa, dove si trascorrono mediamente 2405 ore all’anno in ufficio
- seguita da Messico (2226 ore)
- Costa Rica (2149 ore)
- e Cile (1963 ore).
Ma non è solo un fenomeno latino-americano: la Corea del Sud in Asia segue la classifica con 1901 ore trascorse a lavoro.
Questi numeri, se messi in prospettiva, significano che una persona, in queste zone, trascorre in media 45-47 ore in ufficio ogni settimana.
Dove si lavora meno
Dall’altra parte, i Paesi con minori ore sono concentrati nell’Europa centro-settentrionale:
- la Germania è tra i Paesi più virtuosi, con 1341 ore annuali
- poi segue la Danimarca (1372 ore)
- e la Norvegia (1425 ore).
I Paesi Bassi e la Svezia completano la top five, rispettivamente con 1427 e 1440 ore all’anno.
L’Italia nel Mezzo
L’Italia si trova a metà della classifica OCSE, con 1694 ore lavorative annue, posizionandosi tra il Canada e l’Ungheria. Questo riflette una situazione intermedia tra le pratiche lavorative del nord e del sud Europa, suggerendo la possibilità di un equilibrio tra produttività e tempo libero.
Recentemente, alcune aziende come Luxottica e Lamborghini, stanno rivoluzionando il concetto di orario lavorativo, spingendosi verso la settimana lavorativa di quattro giorni.
Questa pratica, ancora limitata ma in crescita, mira a valorizzare la conciliazione tra lavoro e vita privata, riconoscendo l’importanza:
- della fiducia
- della libertà
- e della responsabilità
al pari della retribuzione oraria.
L’adozione dello smart working durante gli anni della pandemia, inoltre, ha come la presenza fisica non sia sempre necessaria, contribuendo a risolvere numerosi problemi legati:
- ai costi
- e alla gestione del tempo
sia per i lavoratori che per le aziende.
Prestiter è tra le aziende virtuose che riconoscono l’importanza della flessibilità lavorativa e di un sano equilibrio tra vita professionale, per una produttività sostenibile e una società più equilibrata.
Per questo motivo, per il terzo anno consecutivo, siamo nella classifica italiana Great Place to Work 2024, ossia i migliori luoghi di lavoro secondo l’opinione dei dipendenti. Ne parliamo in maniera approfondita in questo video.
In conclusione
La ricerca dell’equilibrio perfetto tra lavoro e tempo libero è un tema complesso che varia significativamente a seconda della geografia.
Tuttavia, le tendenze emergenti e gli studi sull’argomento suggeriscono che stiamo lentamente muovendoci verso una realtà lavorativa più flessibile e umana, dove la produttività non è misurata esclusivamente in ore trascorse in ufficio ma anche nella qualità del lavoro svolto e nel benessere dei lavoratori.
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