Nel 2024, l’Assegno Unico per i figli, un aiuto fondamentale per le famiglie italiane, è destinato ad aumentare. Questo incremento si inserisce in un contesto di continua evoluzione delle politiche a sostegno delle famiglie nel nostro Paese. Ecco chi ne beneficerà.
L’anno in corso ha visto l’Assegno Unico raggiungere circa 6 milioni di famiglie, comportando un’ erogazione di 13,4 miliardi di euro.
La legge di Bilancio 2023 ha introdotto una maggiorazione di circa il 50% per i figli sotto un anno e per le famiglie con tre o più figli, portando l’importo massimo a 262,5 euro al mese.
Gli effetti dell’inflazione
Con l’aumento dell’inflazione, gli importi dell’Assegno Unico saranno nuovamente rivalutati. Per il 2024, l’indicizzazione degli assegni potrebbe essere simile al +5,4% già applicato per le pensioni.
Si prevede, infatti, che la quota base dell’Assegno, già oggi al 47% per i beneficiari, aumenterà, coinvolgendo più nuclei familiari.
La soglia ISEE per la quota massima passerà da:
- 16.215 euro
- a 17.090,61 euro
con un incremento dell’assegno per figlio da:
- 189,2 euro
- a 199,4 euro.
Al contrario, la quota minima sarà applicabile per un ISEE superiore a 45.575 euro, con un contributo di quasi 57,2 euro per figlio.
Questo adeguamento rientra in un quadro più ampio di sostegno alle famiglie italiane, nonostante alcune questioni aperte con l’Unione Europea riguardo i criteri di residenza e vivenza a carico.
Il governo italiano sta dialogando con la Commissione Europea per risolvere queste controversie, mantenendo nel contempo il focus sulle famiglie, come dimostrato dal sostegno alle madri lavoratrici e dalla lotta contro la povertà infantile.
In sintesi
Con questi cambiamenti in vista, l‘Assegno Unico si conferma una misura fondamentale per il sostegno alle famiglie italiane, adattandosi alle sfide economiche e demografiche attuali.
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