L’aumento dei tassi d’interessi deciso dalla Banca Centrale Europea sui prestiti e sui mutui sta incidendo in maniera importante sulle famiglie italiane. Ma esiste un’alternativa ancora vantaggiosa. Lo spieghiamo bene nell’articolo.
L’aumento del costo del denaro, diretta conseguenza della politica monetaria della BCE contro l’inflazione, ha avuto un impatto importante sulle tasche degli italiani.
A fare i conti è proprio la Federazione Autonoma dei Bancari Italiani (FABI) che nel suo dossier riporta i dati relativi al numero delle famiglie italiane indebitate e alle conseguenze dirette dei costanti aumenti dei tassi d’interesse su prestiti e mutui.
Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale, e di queste 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa.
Nel corso del 2022, i tassi di interesse sui prestiti sono notevolmente aumentati e nuovi incrementi saranno inevitabili anche per il 2023.
Chiedere un prestito oggi per l’acquisto di un’automobile a rate, per esempio un modello da 25.000 euro, costa nel caso di un finanziamento decennale a un tasso del 10,9%, quasi 5.000 euro in più rispetto al 2021.
Per quanto riguarda i nuovi mutui:
- le rate di quelli a tasso fisso sono quasi raddoppiate
- mentre per quelli a tasso variabile la rata mensile è salito del 24%.
Più nel dettaglio, per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni (il tasso medio applicato dalle banche è del 3,9%), la rata mensile è di 1.056 euro. Per un prestito da 100.000 euro, sempre di 25 anni, col tasso al 3,7%, la rata mensile è, invece, di 517 euro.
Quanto ai vecchi mutui, invece:
- nessuna differenza per quelli a tasso fisso
- mentre le rate di quelli a tasso variabile hanno subito aumenti fino al 43%.
Ma per fortuna, ottenere un finanziamento sicuro e a condizioni vantaggiose è ancora possibile. L’importante è capire bene quale sia l’alternativa migliore in base alle proprie esigenze, in questo particolare periodo storico.
Infatti, proprio l’incertezza sull’evoluzione dei tassi di interesse di questi tempi ha generato, come prima conseguenza, una propensione maggiore per il tasso fisso.
Il tasso fisso , infatti, offre la certezza di rimborsare il prestito, per tutto il piano di ammortamento, sempre con la stessa rata, indipendentemente dalle oscillazioni in rialzo dei mercati. E questo proposito esistono tipologie di prestito come ad esempio i Prestiti in Convenzione INPS e NoiPA che, oltre al tasso fisso, garantiscono tanti altri vantaggi.
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