La scuola è pronta a ripartire! In attesa della ripresa delle lezioni, fissata il 14 settembre, in questo articolo facciamo chiarezza sui protocolli di sicurezza per proteggere studenti e docenti. Dai banchi alle mascherine, passando per trasporti e tutela dei lavoratori, scopriamo punto per punto tutto quello che c’è da sapere per arrivare preparati al suono della campanella.
Test sierologici al personale della scuola
Dal 24 agosto sono partiti in tutta Italia i test sierologici per il personale della scuola, per verificare lo stato di salute dei docenti e del personale ATA.
Over 55 e gestione dei “lavoratori fragili”
Uno dei temi più caldi riguarda la tutela dei cosiddetti “lavoratori fragili”. Fino al 31 luglio i docenti over 55 avevano infatti la possibilità di lavorare a distanza, modalità ora confermata soltanto per chi soffre di patologie gravi. Docenti e membri del personale della scuola con più di 55 non rientrano quindi automaticamente tra i “lavoratori fragili”, categoria che al momento include chi soffre di malattie cronico degenerative (come malattie cardiovascolari, respiratorie e dismetaboliche), di disturbi legati al sistema immunitario o di patologie oncologiche, indipendentemente dall’età.
Il problema dei banchi monoposto
È arrivata in questi giorni la prima tranche dei 2,4 milioni di banchi monoposto previsti dal bando di gara del commissario all’emergenza Arcuri. La seconda è prevista a fine mese, mentre per l’ultimo lotto bisognerà aspettare la fine di ottobre e verrà data la precedenza alle scuole primarie. Nelle classi sprovviste di banchi monoposto sarà obbligatorio l’uso della mascherina durante le lezioni. In caso di ritardi importanti potrà essere riattivata la didattica a distanza. In base alle ultime ricognizioni, pare che su 350mila aule in tutta Italia, siano 20mila quelle non ancora in regola con le attuali disposizioni.
Trasporti: misurare la febbre prima di salire a bordo
In base alle direttive del Ministero dei Trasporti, a tutti gli studenti andrà misurata la febbre a casa, prima che salgano sui mezzi. L’accesso al mezzo di trasporto è assolutamente vietato in caso di febbre, o di contatti con persone positive e al COVID-19 nei quattordici giorni precedenti. Il Comitato tecnico scientifico ha confermato che, anche sui mezzi di trasporto riservati a studenti e docenti, bisognerà mantenere il distanziamento sociale di un metro, anche con la mascherina. La capienza massima potrà essere raggiunta soltanto per viaggi non più lunghi di 15 minuti.
Con febbre oltre i 37,5° si resta a casa
Per evitare assembramenti e code si è deciso di non misurare la febbre fuori dalle scuole, ma resta la raccomandazione di misurare la temperatura ogni mattino, prima di uscire di casa. In presenza di temperatura oltre i 37,5° o di altri sintomi influenzali, c’è l’obbligo di restare a casa e contattare il proprio medico.
Come si entra e come si esce dalla scuola
Ingressi e uscite avverranno in modo differenziato e l’accesso a terze persone sarà limitato. Saranno le scuole a comunicare a docenti, personale scolastico e studenti i tempi e le regole da rispettare. Docenti e studenti che sono già risultati positivi al virus potranno accedere alla scuola soltanto dopo aver inviato una certificazione medica attestante la “avvenuta negativizzazione” risultata dal tampone.
Igiene e uso della mascherina
Tutti gli ambienti dovranno essere puliti e igienizzati secondo un preciso cronoprogramma. Per accedere ai locali scolastici si dovrà indossare la mascherina, obbligatoria per studenti e docenti nei momenti dinamici, dunque all’ingresso, nei corridoi, durante l’intervallo, per andare in bagno e in tutte le situazioni in cui non è possibile rispettare il distanziamento di un metro. Docenti e studenti potranno fare a meno della mascherina nei cosiddetti momenti statici, ad esempio quando sono in cattedra o al banco, a patto che sia garantito il distanziamento di almeno un metro. Sono esonerati dall’uso della mascherina i bambini di età inferiore a 6 anni e gli alunni disabili che hanno difficoltà a indossarla.
Mascherine chirurgiche o di stoffa?
Il Comitato Tecnico Scientifico ha espresso preferenza per le mascherine chirurgiche “usa e getta”, ma non ha vietato agli studenti le cosiddette mascherine “di comunità”, vale a dire quelle di stoffa personalizzabili. Potranno essere utilizzate a scuola, ma con la raccomandazione alle famiglie di lavarle e disinfettarle. Discorso diverso per docenti e personale della scuola che, rientrando nelle regole per la prevenzione dei lavoratori della pubblica amministrazione, hanno l’obbligo di indossare mascherine chirurgiche.
Persona sintomatica a scuola: cosa succede?
Se una persona mostra febbre e/o sintomi sospetti all’interno delle sedi scolastiche l’autorità sanitaria provvede a isolarla e trasportarla presso il suo domicilio, così da poter seguire il regolare percorso medico. In caso di conferma di positività, spetta al Dipartimento di prevenzione territoriale stabilire le misure da adottare riguardo a quarantena e riammissione in classe.
L’help desk dedicato alle scuole
A partire dal 24 agosto, è attivo un numero verde 800903080 dedicato alle scuole per raccogliere tutti i dubbi, le domande e le segnalazioni per la corretta applicazione delle norme di sicurezza. Si può chiamare dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Ricordiamo infine che, in base a una specifica convenzione tra Ministero dell’Istruzione e Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, verranno attivate iniziative per il sostegno psicologico, così da fronteggiare ansia, stress, situazioni di isolamento e cali di concentrazione.
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